VIAREGGIO. “Le rassicurazioni circa l’insussistenza del pericolo di default del Comune di Viareggio che in questi giorni giungono da più parti dopo che, al contrario, si era sparsa la voce che la pronuncia di dissesto non fosse esclusa ma anzi probabile, non possono che far piacere a tutti i viareggini e a tutti i contribuenti prima ancora che agli elettori ed ai candidati.” Lo sostiene Massimiliano Baldini, candidato sindaco del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago.

“Peraltro, malgrado il commissario avesse scritto parole non proprio rassicuranti – ‘ogni risposta definitiva potrà venire dunque non prima dell’esame dell’esercizio finanziario 2012’ -, l’intervento del ragioniere capo Maurizio Nieri rappresenta certamente una presa di posizione autorevole e, aggiungo sottolineandolo, un atto di responsabilità.

“Tuttavia, proprio al fine di avere certezza di come stanno le cose in Comune, con particolare riferimento ai residui attivi con anzianità superiore ai cinque anni e riguardo allo stesso rapporto fra ente comunale e società partecipate con particolare riferimento alle partite di credito-debito e ai loro rapporti finanziari, sarebbe importante che il commissario, prima di portare la città alle elezioni e riconsegnarla al nuovo sindaco ed alla nuova amministrazione che la governerà a seguito delle elezioni, certificasse il bilancio di modo che non vi siano dubbi sullo ‘stato dell’arte’ di Viareggio per chi subentrerà all’amministrazione straordinaria.

“Lo dico perchè quello che, ingenuamente, non fece Lunardini subentrando a Marcucci lo faremo certamente noi se vinceremo le elezioni ma, prima di noi, dovrebbe farlo proprio il commissario straordinario al momento di riconsegnare le chiavi.

“Peraltro, segnalo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 febbraio scorso del decreto del Ministero dell’Interno dell’11 gennaio 2013 che ha introdotto il ‘Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali’, una sorta di procedura pre-dissesto al quale i comuni possono accedere per riequilibrare i propri conti ed evitare il default. Una procedura che viene esaminata dal Ministero dell’Interno due volte l’anno, il 15 giugno ed il 15 novembre e che consente un’anticipazione fino a 300 euro per abitante rimborsabili in dieci anni a decorrere dall’anno successivo a quello in cui viene erogata l’anticipazione.

“Il tutto mediante ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale prevista dalle norme del Testo Unico. Ovviamente ci auguriamo che tutto questo non sia necessario e che le previsioni ottimistiche che paiono giungere dal palazzo siano confermate e non smentite il 30 aprile prossimo.

“Tuttavia si tratta di una opportunità, peraltro non certamente indolore e quindi da valutarsi, che comunque permetterebbe di attingere risorse economiche ed in merito alla quale gradirei conoscere quale opinione e quale decisione intende assumente l’amministrazione straordinaria.

“Ciò, a maggior ragione, se si tiene conto che proprio per far fronte alla congenita abitudine dei comuni di portarsi dietro per anni residui attivi che rischiano di divenire inesigibili, il Governo ha previsto l’istituzione di un ‘Fondo di svalutazione crediti’ per un ammontare pari al 25% dei residui attivi da entrate tributarie ed extratributarie con anzianità superiore ai cinque anni.

“Un accantonamento che peserà e non poco sulle già difficoltose casse comunali ed al quale dovremo pensare sin da ora vista la nostra grave situazione proprio in tema di residui attivi.”

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