(foto VersiliaToday)
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CAMAIORE. “Ancora Furti e rapine in Versilia, ci vuole una risposta forte da parte delle Istituzioni”.

Lo scrive Fabrizio Pellegrini, coordinatore di Fli a Camaiore, alla luce anche dei recenti fatti di cronaca che hanno riguardato il negozio “Magazzini Emilio” sulla via Italica a Lido o l’Auser di Viareggio.

“Occuparsi di sicurezza – dice Pellegrini – significa mettere in atto un sistema integrato di strumenti per dare una risposta concreta ai cittadini che chiedono la presenza delle Istituzioni le quali devono attivare partecipazione e dialogo, per rafforzare i legami tra cittadini e Istituzioni. Si possono stipulare convenzioni, ideare e realizzare progetti che facciano perno sull’ascolto reciproco, il coinvolgimento, la collaborazione e la condivisione di tutti circa le scelte necessarie per affrontare il problema della sicurezza. È necessario sviluppare un rapporto di collaborazione con le associazioni, i commercianti, le imprese, il volontariato,per avere un quadro di cosa succede nel territorio, dei motivi per cui la gente ha paura, delle attività e delle modalità che si possono mettere in campo per ricostruire fiducia”.

“Sono certamente necessari alcuni interventi che tendano a fornire evidenza della presenza delle Forze dell’Ordine sul territorio: l’incremento e il rinnovo degli strumenti in dotazione delle Polizia Locali, l’apertura di presidi decentrati e la presenza di unità mobili, il rinnovamento e il potenziamento degli apparati audio e video, l’estensione dell’orario di presenza della Polizia Locale, il coordinamento del lavoro delle Polizia Locali con i Carabinieri e la Polizia di Stato, e come ho più volte ripetuto può essere utile come supporto alle forze di polizia l’esercito, che sono già presenti in alcune città Italiane come Bologna. In questo contesto assumono particolare rilevanza la lotta e il contrasto all’usura con il sostegno alle persone che vi sono irretite, nonché la prevenzione verso questo fenomeno, poiché è anticamera di altri fenomeni ben più complessi e pericolosi per la sicurezza delle città, delle persone e delle imprese, quali sono le infiltrazioni mafiose. Nello stesso modo occorre vigilare sulla sicurezza nei cantieri, sul contrasto al lavoro nero e al caporalato, sul corretto smaltimento dei rifiuti e su tutte quelle attività che le relazioni antimafia ormai considerano radicate nei nostri territori e collegate alla presenza della criminalità organizzata”.

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