(foto Pomella)
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VIAREGGIO. Dopo l’incontro di ieri a Lucca, si è tenuto questa mattina a Viareggio presso la sede della Camera di Commercio un summit tra le associazioni di categoria del commercio Confesercenti e Confcommercio e i rappresentanti dei comuni versiliesi. Presenti il Sindaco di Forte dei Marmi Buratti, l’Ammiraglio Brusco per il Comune di Viareggio, gli assessori alle attività produttive dei Comuni di Massarosa (Pierucci) e Pietrasanta (Mori) e un consigliere delegato del comune di Camaiore (Favilla). Presente anche il presidente della Camera di Commercio Claudio Guerrieri e alcuni commercianti in rappresentanza di varie zone dell’area.

L’incontro è stato introdotto dai rappresentanti di Confesercenti Esmeralda Giampaoli e di Confcommercio, Ademaro Cordoni, accompagnati dai direttori Rodolfo e Emanuele Pasquini.

“I dati della crisi sono sotto gli occhi di tutti – hanno commentato le categorie- le imprese stanno chiudendo per la crisi dei consumi, per la stretta creditizia, per i costi accessori della burocrazia, per il carico fiscale insostenibile. Senza un cambio di rotta anche a livello locale le imprese non ce la fanno. Sono già 108 le imprese commerciali chiuse in Provincia nel primo bimestre. E con queste premesse non possiamo andare avanti”.

Tre i temi chiave emersi. In primo luogo la scelta di rendere permanente il tavolo della crisi, con confronti stabili sia bilaterali tra comuni e categorie, sia unitari con proposte concrete che i comuni dovranno portare. “Si fanno tavoli di crisi per le grandi imprese – hanno detto le associazioni – occorre farlo anche per un intero sistema come quello del commercio”.

Seconda proposta condivisa l’avvio di una azione congiunta nei confronti del Governo per un rinvio della Tares e per una revisione di alcuni strumenti fiscali in appoggio all’iniziativa di ANCI di questi giorni. Infine ampio confronto sul turismo e sull’esigenza di una governance d’area sul turismo che non può essere >gestito solo a livello regionale o comunale”.

“Un primo incontro importante – hanno commentato i rappresentanti di Confesercenti e Confcommercio – un primo passo a cui dovranno seguirne altri per dare corpo alle riflessioni emerse. Ci auguriamo di aver contribuito a far capire meglio ai nostri amministratori il dramma delle nostre imprese e che da una concertazione più forte e più frequente possano arrivare anche segnali concreti per le nostre imprese”.

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