VIAREGGIO. “Vorrei provare a lanciare una proposta che getti acqua sul fuoco sulla vicenda del comune di Camaiore che vorrebbe uscire dalla Fondazione Carnevale come socio sostenitore, sempre che questa azione sia utile ad un ragionamento e non ad aumentare battibecchi, con una proposta che rivolgo non solo al cda della Fondazione, ma a chi ama ed intende salvare il Carnevale nel futuro trovando altri metodi di finanziamento”. È il vicepresidente della Fondazione Carnevale, Jacopo Bonuccelli, dall’Argentina dove è in trasferta per affari legati al Carnevale, ad inserirsi nelle polemica scoppiata a seguito della notizia delle volontà del Comune di Camaiore di abbandonare la Fondazione Carnevale.
“In sostanza, sull’esperienza dell’idea di Tofanelli di cercare finanziamenti pubblici da altri Comuni come soci sostenitori – dice Jacopo Bonuccelli – potremmo migliorare tale progetto con l’esperienza che abbiamo maturato in questi ultimi due anni, con l’esperimento ben riuscito dell’esportazione ed internazionalizzazione del Carnevale di Viareggio, fissando una cifra per un gemellaggio-scambio merci con i paesi o città del mondo che richiedono la presenza del Carnevale”.
“Quaeto potrebbe portare due vantaggi: il primo fissare una cifra per la presenza delle opere ed operato della Fondazione presso le realtà estere che possa essere accessibile, tipo i 15mila euro del Comune di Camaiore, garantendo da parte nostra l’invio di un container di materiale di cartapesta che ogni anno si rinnova nelle costruzioni. Che a sua volta creerebbe un secondo vantaggio per la Fondazione, ossia la diminuzione delle spese di smaltimento di tutto quel materiale che ogni anno viene buttatto via e aggiungerei a malincuore”
“Questa operazione – dice Bonuccelli – porterebbe probabilmente denari, risparmi per lo smaltimento e soprattutto promozione vera e materiale nel mondo, una grandissima opportunita’ per il carnevale e per viareggio tutta. Esclusa resterebbe Camaiore”.
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