(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

LIDO DI CAMAIORE. Negli ultimi cinque giorni le lussazioni alla spalla destra erano sempre più frequenti anche quattro o cinque al giorno. Ne soffre da tempo, ad aprile subirà anche un intervento ma la sera del 27 marzo, Daniele Da Prato – trentaseienne viareggino che ha inviato una mail a Versiliatoday per denunciare quello che reputa un disservizio – ha l’ennesima lussazione con autoriduzione. Questa volta però sente le ossa della spalla scricchiolare e un dolore più lancinante del solito: un brutto segno secondo gli ortopedici che lo hanno visitato in precedenza. Intorno alle 23 si reca al pronto soccorso dell’ospedale Versilia dove entra come codice verde.

Alla dottoressa che lo visita, Daniele spiega di essere venuto per accertare, con una  lastra o una TAC, eventuali fratture, microfratture ossee, visto che la spalla si era lussata per l’ennesima volta circa un’ora prima e il dolore sentito è stato più forte del solito, quindi un intervento da pronto soccorso. Chiede inoltre che, dopo la lastra, gli venga apposto un tutore, o almeno una normale desault, come gli capita da anni dopo questo tipo di incidenti.

Ma la dottoressa – racconta Daniele  – gli risponde di non capire il motivo per cui si è recato al pronto soccorso perché nel frattempo la spalla era in assenza di lussazione. Nonostante la richiesta del paziente, preoccupato di eventuali fratture, la dottoressa risponde che non necessita di lastra e che deve farsi visitare da un ortopedico, senza fissargli un appuntamento con quello mutuabile, e che inoltre si sarebbe dovuto comprare un tutore, se non sa come metterlo di può sempre cercare informazioni su internet.

Da Prato si sente anche preso in giro, infatti nel verbale la dottoressa scrive: “Il pz si presenta richiedendo di posizionare tutore di spalla (????)”. Una versione che ritiene falsa. E per Daniele quei punti interrogativi sono un’offesa gratuita: “mi deride nel verbale dicendo che vado lì per farmi apporre un tutore, come se non volessi comprarmene uno. La dottoressa ha dimostrato quell’insopportabile superiorità che a volte i medici hanno con i pazienti”. A Da Prato viene fatta una fasciatura che si scioglierà appena tornato a casa e viene dimesso in codice bianco, soggetto quindi al pagamento di un ticket di 25 euro.
Da Prato ha scritto ai vertici dell’Asl 12 per denunciare l’accaduto e all’assessore Regionale alla Salute, Luigi Marroni, ma dall’Asl nessuna risposta. L’assessore invece a sapere a Daniele, tramite la sua segretaria, che contatterà i dirigenti.
Da Prato chiede al Direttore U.O.C.  Medicina d’urgenza e pronto soccorso ASL 12 Viareggio, dott. Sergio Milletti un incontro per chiarire l’accaduto anche con la dottoressa interessata, “altrimenti – scrive –  metterò un legale per non pagare il ticket e per denunciare la dottoressa per disservizio”.
Per la sua spalla, intanto,  prenderà appuntamento privatamente per fare una TAC a proprie spese da sottoporre martedì al suo ortopedico privato con cui aveva già appuntamento.

 

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