(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

VIAREGGIO. “Mi rivolgo a Voi, in modo inusuale, con questa lettera aperta. Per il ruolo istituzionale che autorevolmnete ricoprite, per le relazioni intessute con ampie parti della società toscana, siete bene a conoscenza, degli effetti devastanti della crisi economica su tante PMI, del commercio e servizi, del turismo, dell’artigianato. Il 2013, purtroppo, si avvia ad essere un anno orribile, ben peggiore del 2012: nel primo bimestre, a livello nazionale, solo nel settore della distribuzione commerciale sono spariti quasi 10.000 negozi, con anche un vistoso crollo (-50%) delle aperture di nuove attività”.

Lo scrive Massimo Vivoli, presidente di Confesercenti Toscana, in merito al botta e risposta che c’è stato tra l’associazione e la Regione Toscana sulla proposta di allungare le vacanze estive a scuola per incentivare turismo e commercio, scrivendo direttamente all’assessore Scaletti.

“Anche in Toscana – aggiunge Vivoli –  dati del 2012, hanno chiuso definitivamente migliaia di imprese commerciali ed alcune centinaia dei servizi di alloggio e ristorazione. Un vero e proprio bollettino di guerra”.

“Perchè non si tratta di aride cifre, dietro ognuna di esse, vi sono uomini e donne (nel commercio sono moltissime le imprenditrici) che vivono il dramma della perdita della loro attività, della disoccupazione per loro ed i propri dipendenti. Una vera e propria mortificazione perchè molte volte rappresenta la fine del sogno, della scommessa della propria vita. Mi interessa però soffermarmi, in questa lettera, sulla gravita’ della situazione economica, nella mia città, Viareggio, dove vivo da sempre, e dove la mia famiglia, da generazioni opera nel settore del commercio”.

“Infatti, basta girare per il centro città, in quelle che erano le vie più prestigiose del commercio cittadino, per assistere al triste spettacolo di un gran numero di saracinesche abbassate per sempre, di fondi commerciali vuoti, con esposto il cartello vendesi o affittasi. Ed anche nel settore turistico, diversi alberghi, per la prima volta, quest’ inverno, sono rimasti chiusi, e di alcuni non si sa ancora se e quando riapriranno. Lo stesso comparto del turismo balneare continua a convivere con la spada di Damocle della famigerata Bolkestein, provocando incertezze sul futuro delle imprese balneari e bloccando ogni investimento nel settore”.

“Questa situazione – aggiunge Vivoli – è dovuta, certamente in parte alla crisi economica nazionale ed internazionale, ma molto dipende anche da anni di scarsa attenzione e di scelte non compiute dalle varie amministrazioni comunali, in particolare negli ultimi 4 anni. Non a caso, da quasi un anno, in attesa delle elezioni amministrative di fine maggio, la città è amministrata da un Commissario, e la mancanza di un governo democraticamente eletto, in grado di rappresentare e governare la comunità, si avverte drammaticamente. In questi anni, è stata sprecata l’occasione rappresentata dal PIUSS. Questo, mentre altre città toscane, hanno utilizzato quelle risorse per riqualificare i propri centri storici, per realizzare opere infrastrutturali, per interventi di arredo urbano”.

“A Viareggio, invece, l’ultima Amministrazione Comunale, ha prima cancellato dal PIUSS, il progetto di riqualificazione e rilancio del Centro Congressi (provocando un colpo gravissimo ad ogni tentativo di allungamento della stagione turistica) e tenuto nel limbo il progetto di recupero e valorizzazione dell’area del mercato di Piazza Cavour. In sostanza si è portato avanti solo un intervento di arredo urbano, parziale ed insufficiente sulla Passegiata. Ad oggi, non sappiamo se sarà possibile recuperare, per la città di Viareggio, quelle risorse economiche e portare a compimento i progetti del PIUSS. Ritengo che sarebbe importante, che subito dopo l’insediamento della amministrazione comunale, che uscirà dalle elezioni, la Regione si confronti immediamente con i nuovi amministratori per verificare la possibilità di riprendere i progetti PIUSS.  Ma oltre questo, Viareggio, da oltre un secolo, una delle principali città turistiche della Toscana e del nostro Paese, necessita di un colpo d’ala, di ripartire dalla centralità delle imprese esistenti, e di quelle che potrebbero nascere, del turismo, del commercio, dei servizi. Per fare questo, c’è bisogno di tutti, ognuno deve fare la propria parte: istituzioni e parti sociali. E’ necessario anche superare una storica frammentazione, e vecchie e nuove divisioni tra le stesse associazioni di categoria, nell’interesse delle imprese e del futuro della città”.

“L’invito che vi rivolgo – conclude il presidente dei commercianti toscani – è pertanto quello, di adoperarvi per l’apertura di un tavolo di confronto e di decisioni, tra Regione Toscana, Provincia di Lucca, Unione dei Comuni, la nuova Amministrazione Comunale, Camera di Commercio, sistema bancario, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, che si ponga concretamente l’obiettivo di definire strategie, individuare progetti, canali ed opportunità di finanziamento e reperimento risorse economiche, con il fine di riprendere il cammino della crescita  economica, dello sviluppo, della creazione di lavoro, in una città importante per la Toscana, quale Viareggio”.

 

(Visitato 102 volte, 1 visite oggi)

IL MOVIMENTO 5 STELLE DI VIAREGGIO INCONTRA LA CITTADINANZA AL MARCO POLO

PROCESSO STRAGE, SI DECIDE SULLA COSTITUZIONE DELLE PARTI CIVILI