VIAREGGIO. Massimo Remorini e Francesco Tureddi come richiesto dal Pubblico Ministero Sara Polino sono stati rinviati a giudizio dal Giudice preliminare Giuseppe Pezzutti nel corso dell’udienza preliminare che si è svolta stamani presso il Tribunale di Lucca per il caso delle donne di Torre del Lago scomparse  nell’agosto del 2010 dopo essere state segregate all’interno di una roulotte in un campo in via dei Lecci a Torre del Lago, dove vivevano di stenti.. Claudia Velia Carmazzi 59 anni e la madre Maddalena Semeraro 80 anni .

L’accusa per Remorini è di omicidio, sequestro di persona, maltrattamento in famiglia e soppressione e distruzione di cadavere. Turedd, amico e collaboratore di Remorini è accusato di favoreggiamento e il processo è fissato per il 12 novembre. L’avvocato Giunio Massa anche lui coinvolto nella vicenda in quanto avrebbe seguito le pratiche per la vendita di alcune case di proprietà delle donne ha chiesto io rito abbreviato e verrà processato il 9 ottobre, mentre invece per Maria Casentini, la badante di Maddalena Semeraro e il figlio Maurizio Pasquinucci anche loro  indagati per favoreggiamento è fissata l’udienza preliminare l’11 giugno. I corpi delle donne non sono stati mai trovati  e durante le indagini la procura ha ipotizzato che le due donne siano morte e forse uccise e che i cadaveri siano stati fatti sparire, e tra le ipotesi c’è quella che siano state bruciate.

Una vicenda oscura che ha visto le accuse del figlio David Paolini di Claudia Velia Carmazzi nei confronti di Massimo Remorini, chiamato lo “zio” che curava gli interessi delle donne, ma che alla fine ha finito per vendere case di loro proprietà. Sono state ammesse come parti civili i figli della Semeraro, Davide e Sabrina Paolini e Raffaella Villa che è una parte offesa in questa vicenda.

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