VIAREGGIO. “L’ostracismo al quale è stata sottoposta in tempi recenti la Coop Primavera getta una luce sinistra sull’intero mondo delle cooperative sociali a Viareggio: è un sistema che rischia di essere messo a repentaglio a vantaggio di società partecipate e controllate dal Comune per mezzo delle esternalizzazioni. E pensare che il Comune stesso deve ancora onorare i debiti contratti verso le cooperative.” Lo sostiene Leonardo Betti (Partito Democratico), candidato sindaco del centrosinistra.

“La Coop Primavera gestisce i servizi integrativi per l’infanzia 0-3 anni con due asili nido, due centri estivi e due centri per genitori e bambini, oltre alla continuità di alcuni progetti presso i nidi d’infanzia comunali. Inoltre, per conto dell’Ausl 12, ha in gestione un centro diurno per diversamente abili al Campo d’Aviazione e una comunità alloggio protetta a Camaiore. Il contratto di appalto che scadeva lo scorso dicembre è stato rinnovato fino al 31 agosto, con molta fatica, da parte dell’attuale amministrazione comunale straordinaria.

“L’appalto, peraltro, riguarda un servizio che deve rimanere a titolarità pubblica. Già negli anni passati la Coop Primavera ha perso una fetta consistente dei propri servizi, affidati dal Comune alla Azienda Speciale Pluriservizi che ha peraltro tutto il personale formato e preparato dalla cooperativa stessa. Eppure la legge, nello specifico la legge 381 del 1991 e la 328 del 2000, dice chiaramente che la cooperazione sociale pubblica dovrebbe essere privilegiata rispetto alle società private a partecipazione pubblica.

“Continuando ad affidare la gestione dei servizi sociali all’Asp la pubblica amministrazione perderebbe la titolarità e il controllo sui servizi che essa stessa eroga: percorrendo la strada della cooperazione sociale ci si dovrebbe affidare ai bandi e, dunque, alla trasparenza e all’inglobamento in un sistema regolato da criteri uguali per tutti.

“Con le esternalizzazioni, invece, verifiche e controlli verrebbero a mancare e questo non può che affossare il mondo delle cooperative sociali. Peraltro, a causa della crisi di liquidità del Comune, le stesse cooperative rischiano di non poter più garantire i servizi per i soggetti svantaggiati, con drammatiche conseguenze per numerose famiglie viareggine. L’amministrazione comunale non può inferire un altro duro colpo.”

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