MASSAROSA. C’erano Dart Fener e un cavaliere con l’armatura accanto al feretro. Gli amici di Alessio Farfai, rispondendo all’appello dei genitori, si sono presentati al suo funerale così come il giovane probabilmente avrebbe voluto: vestiti con le maschere, come se si trattasse, ancora una volta, di un bel gioco di ruolo.
Ma questa volta niente trucco a colorare la faccia. I volti dei ragazzi con i vestiti in stile Cos Plat, erano fissi in terra, gli occhi gonfi di lacrime. Piena fino a scoppiare la chiesa di Piano di Mommio: parenti, amici e la comunità locale si è riunita per dare l’ultimo addio ad Alessio, prematuramente scomparso a seguito di un terribile incidente mortale nel Nord Italia.
Una messa asciutta quella celebrata da don Damiano Pacini, a ricordare il mistero della morte, il peso che si lascia sulla famiglia (“come la pietra che chiudeva il feretro di Cristo”, ha sottolineato). In chiesa un gran silenzio, rotto solo da qualche pianto strozzato. Anche tra i partecipanti molti hanno portato una maglia così come avrebbe voluto Alessio: Batman, Spiderman, Superman. “Questi amici di Alessio – ha detto don Damiano – ci ricordano che è importante anche prendere la vita come un gioco, e soprattutto non lasciar mai scappar via da dentro di noi il bambino che è in tutti noi”.
A messa terminata il feretro è stato portato all’esterno, per l’ultimo saluto, tra gli applausi e palloncini bianchi lasciati volare in cielo.
