VIAREGGIO. “I rilievi operati dalla Corte dei Conti riguardo le criticità del rendiconto 2011 del Comune di Viareggio impongono a tutti quanti, malgrado la campagna elettorale in corso, un atteggiamento di serietà e di forte responsabilità verso la città e verso i cittadini.” Lo scrive Massimiliano Baldini, candidato sindaco del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago.

“Alcuni candidati la smettano quindi di andare a raccontare di aver ripianato i debiti del Comune perchè quello che emerge dall’organo di controllo è non solo vergognoso dal punto di vista morale ed etico nei confronti dei familiari delle vittime ma anche riprova evidente che chi ha governato fino a qualche mese fa non aveva la benchè minima idea di come amministrare i soldi pubblici e, pur di mantenere la poltrona a dispetto di tutti, ha compiuto degli atti gravi ed irregolari, per i quali potrà essere chiamato a rispondere anche personalmente.

“Torno quindi a chiedere, ancora una volta, al Commissario Prefettizio di farsi carico della certificazione del bilancio comunale di modo che vi sia chiarezza sullo stato reale delle cose. Attenzione: quanto emerso dalla delibera n. 63 della Corte va letto e valutato con molta prudenza, verificando i termini esatti e le procedure di legge che ne scaturiscono.

“Infatti, la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale – che consente l’accesso al fondo di rotazione – presuppone una situazione di evidenza deficitaria strutturale prossima al dissesto che potrebbe dar luogo al procedimento del cosiddetto ‘dissesto guidato’ ma che si svolge privilegiando l’affidamento della gestione delle iniziative di risanamento agli organi ordinari dell’ente.

“Il ricorso al piano di riequilibrio e, quindi, la possibilità di accedere al fondo di rotazione, è tuttavia precluso nel caso in cui la Corte dei Conti abbia già assegnato il termine previsto per l’adozione di misure correttive nell’ambito della procedura ex art. 6, comma 2 d.lgs. 149/2011 dalla data di entrata in vigore della disposizione contenuta nell’art. 243 bis del T.U. introdotto dal d.l. 10.10.2012 n. 174 convertito con legge 7 dicembre 2012 n. 213.

“Più esattamente, la procedura ex art. 6, comma 2 citato prevede che la Corte dei Conti abbia contestato comportamenti difformi dalla sana gestione e violazione degli obbiettivi di finanza pubblica e irregolarità contabile e squilibri strutturali dell’ente e lo stesso ente non abbia adottato nel termine di 60 giorni previsto le misure correttive.

“Ciò premesso, bisogna comprendere se l’intervento della Corte dei Conti sia proprio quello previsto dall’art. 6 da cui consegue l’adozione di misure correttive in difetto delle quali, a meno che la contestazione della Corte non sia anteriore all’entrata in vigore dell’art. 243 bis, non sarebbe possibile ricorrere alla procedura di riequilibrio. Ripeto, c’è bisogno di sapere prima possibile lo stato preciso delle cose e quindi è importante che l’Amministrazione Straordinaria si pronunci al più presto.

“Dobbiamo, in ogni modo possibile, tutti insieme ed anche a costo di sacrifici impopolari, evitare la pronuncia del dissesto che aprirebbe una gestione commissariale lunga e pesantissima sia per i cittadini e le famiglie che per le attività e le imprese, già tutti in gravissima difficoltà economica.

“Certo è che – magra consolazione davvero – l’amministrazione Lunardini, pur di mantenersi in vita, ha compiuto degli atti per i quali oggi la città richia di pagare un conto salatissimo.”

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