LUCCA. La Provincia di Lucca, in virtù dell’applicazione del recente decreto legge n. 35, ha sbloccato pagamenti per 7,5 milioni di euro circa per saldare le fatture di professionisti e imprese creditrici nei confronti dell’ente di Palazzo Ducale. Il provvedimento, infatti, consente agli enti locali virtuosi sotto il profilo della finanza pubblica, di saldare subito i debiti, superando gli steccati imposti dal Patto di stabilità, per un importo pari al 13% della cassa degli enti al 31 marzo 2013.

Ciò è consentito dalla buona situazione finanziaria dell’amministrazione provinciale che ha un bilancio sano e in equilibrio, gestito con estrema attenzione sul fronte entrate-uscite, che ha permesso all’ente di continuare ad erogare importanti servizi sul territorio, nonostante i pesantissimi tagli agli enti locali decisi dal Governo Monti.

L’amministrazione provinciale – pur ritenendo importante lo svincolo di queste risorse per pagare le imprese e per ridare ossigeno a tante aziende i crisi di liquidità – considera comunque tardiva l’emanazione del decreto legge e, soprattutto, troppo esigua la percentuale (13% appunto) della risorse disponibili in cassa. Palazzo Ducale, infatti, ha una giacenza di 57 milioni di euro bloccati finora dal Patto di stabilità a fronte di un debito nei confronti di aziende e professionisti di circa 18 milioni di euro.

Nei giorni scorsi, intanto, la giunta provinciale, in esecuzione di una precedente deliberazione del Consiglio provinciale, ha approvato una delibera che permette l’alienazione del 2,8% delle quote Salt possedute da Palazzo Ducale sul 3% del totale. L’operazione della vendita delle azioni consentirebbe alla Provincia, sempre nel rispetto del Patto di stabilità, di ottenere nuova liquidità sia per pagare ulteriori fornitori, sia per estinguere una parte dei mutui contratti in passato diminuendo, quindi, l’indebitamento e, di conseguenza, l’entità della spesa corrente.

La strategia della Provincia di Lucca è quella di attendere, a maggio, i dati definitivi dello sblocco finanziario – che gli amministratori di palazzo Ducale auspicano fortemente – per poter eventualmente attingere ulteriormente alla risorse disponibili in cassa e saldare così altri fornitori.

Proprio per questa ragione, la giunta ha inserito nella delibera che descrive il percorso della prevista vendita delle azioni Salt, una clausola che prevede la possibilità di revocare o modificare la procedura. La Provincia proseguirà nella vendita soltanto se questa si rivelerà indispensabile per arrivare al pagamento di tutti i fornitori, condizione indispensabile per rilanciare l’economia locale e lo sviluppo del territorio.

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ultimo aggiornamento: 23-04-2013


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