VIAREGGIO. Ci voleva una vittoria così, un risultato così. Per ritrovare quel che in realtà c’era già, ma che doveva soltanto riemergere in superficie. Come già accaduto all’andata, il Cgc ha la meglio sul Valdagno. Una serata che ha reso contenti i tifosi, che adesso, ovviamente, tornano a manifestare il loro sogno scudetto.
Massimo Mariotti indirettamente li asseconda, perché il suo ruolo e la classifica del Cgc gli impongono di rimanere, per quanto possibile, coi piedi per terra: “”Siamo nella condizione di vivere giornata per giornata, non guardiamo troppo in là. Questo successo ci consente di blindare il secondo posto, che credo sia un risultato strepitoso. Ringraziamo il pubblico, però cerchiamo di rimanere uniti, senza fare polemiche. Viareggio ha una tradizione importante ed i tifosi devono starci vicino ed aiutarci a continuare su questa strada”.
Ogni rosa, però, si sa, ha le sue spine. Mariotti lo sa e pure non ha paura di pungersi: “Io vorrei allenare sempre una squadra fortissima e con tanti giocatori, ma poi ci sono le società che determinano i budget. Non sta a me giudicare l’operato della dirigenza, che negli ultimi anni ha fatto grandi cose. Bisogna darle tempo di lavorare, decidere e progettare. Può anche darsi che ci siano delle idee difficili da far collimare”.
Entrando più nello specifico, non è difficile arrivarci, si parla del suo futuro: “Non dipende da me. Io spero di continuare a gioire con questi tifosi. Da parte mia lo prometto, non mi vedo da altre parti, ma in questo momento il discorso non mi interessa, anche quando ero giocatore ho firmato contratti a luglio. Adesso devo pensare a far bene in pista e continuare ad essere professionale”.
E quando gli viene chiesto cosa manca al Cgc per poter lottare per lo scudetto, Mariotti risponde così: “Devo fare una battuta: probabilmente mancano le fatture”. Un riferimento, seppur implicito, che in molti non tarderanno a cogliere.
Ascolta l’intervista a Massimo Mariotti
