(foto Andrea Zani)

VIAREGGIO. Con un salvataggio sulla linea forse non messo abbastanza in evidenza, Bruno Martella ha dato il suo significativo contributo nella vittoria del Viareggio contro il Perugia: “Sapevamo di incontrare una grande squadra – dice -. Noi, essendo giovanissimi, in certe occasioni pecchiamo un po’ di esperienza, ma sapevamo di dover essere aggressivi e correre tanto. A Barletta servirà la stessa cattiveria per vincere”.

La luce in fondo al tunnel, insomma, è stata ritrovata da un paio di settimane a questa parte: “Secondo me prima eravamo spenti, ma non so il motivo. Dal ritorno della finale di Latina ci siamo ripresi, abbiamo giocato come sapevamo fare nel girone d’andata. Il Viareggio visto col Perugia non basta, ogni partita dobbiamo fare di più. Vero che il Barletta farà per forza i play-out, ma noi andremo là per vincere perché questi tre punti ci servono assolutamente per non arrivare all’ultima giornata a giocarci tutto con un Frosinone che comunque non verrà da noi per fare una passeggiata”.

In Puglia le zebre ritroveranno un pezzo da novanta come Giovinco: “Per noi è un giocatore importantissimo. Spero che dopo le due settimane di squalifica abbia ricaricato le pile e che arrivi alla partita di Barletta tirato a lucido”.

E se Martella è tornato ad essere un giocatore praticamente insostituibile, il merito è di Stefano Cuoghi: “Il mister mi ha lanciato nel vero calcio. Quando ero arrivato a Viareggio c’era Bertolucci in panchina ed allora si difendeva a quattro, poi col nuovo modulo ho trovato la mia identità. Mi è dispiaciuto andarmene a giugno, ma per volere della mia società di appartenenza (la Sampdoria, ndr) non mio”.

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ultimo aggiornamento: 01-05-2013


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