I GIOCATORI DEL VIAREGGIO RECITANO IL “MEA CULPA” PER LA DISFATTA DI BARLETTA

1367775715374 e1367776162738dai nostri inviati

BARLETTA. Scoramento, delusione, rassegnazione. I giocatori del Viareggio si sono resi subito conto della gravità della sconfitta di Barletta. “È tutto da dimenticare dal primo all’ultimo minuto – commenta un laconico Simone Magnaghi -. Abbiamo buttato via una grande occasione per salvarci. Niente è andato per il verso giusto. Bisogna dimenticare in fretta e da martedì ripartire in vista del Frosinone, anche se la vittoria potrebbe non bastare. Non so se dobbiamo già prepararci per i play-out, ma oggi dovevamo fare risultato. Il mio cambio all’intervallo era scontato. Ho fatto ridere ed è stato giusto così”.

Anche Luca Crescenzi, titolare per la seconda volta di fila, ammette senza mezzi termini che il Viareggio visto a Barletta non è salvabile in alcun modo: “Sicuramente dovevamo prendere la gara con un piglio diverso. Dovevamo metterci più grinta e cattiveria su ogni pallone. In occasione del gol dell’1-0 c’è stato un cross dalla sinistra, poi in area abbiamo perso una marcatura ed abbiamo subito gol. Dovremo affrontare il Frosinone al massimo delle nostre potenzialità senza pensare agli altri”.

Bruno Martella fa autocritica come il resto dei compagni per la prestazione senza dubbio negativa di Barletta. “In occasione di uno dei gol subiti, non ho fatto bene la diagonale, quindi anche io sono responsabile. Ci eravamo preparati bene durante la settimana, non capisco cosa sia accaduto”.

Eros Pellegrini, rispetto a sette giorni fa, ha fatto un passo indietro a livello di prestazione: “C’è poco da dire dopo una sconfitta subita in questo modo. Adesso speriamo domenica che vadano bene le cose per poterci salvare direttamente”.

Dario Maltese e Mattia Sandrini ammettono di aver detto una parola di troppo nei confronti del direttore di gara che li ha espulsi: “Non abbiamo fatto una buona prestazione – dicono entrambi – macchiata anche da questo doppio rosso che potevamo evitare”.

Roy Lepore – Gabriele Noli

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