VIAREGGIO. Prima gli insulti, poi direttamente i pugni, scomposti, ma violenti. La calca: tutti addosso a tutti. Il vuoto che si crea in pista intorno ai gruppi che intanto infoltiscono. Aumenta la rabbia, l’alcol aiuta e l’adrenalina schizza a mille. Chi balla si ferma, cerca di non rimediare un pugno, aspetta l’intervento della sicurezza perché butti fuori la marmaglia, poi torna a ballare. Attori e comparse di ogni rissa. Copione standard.
Un copione che si è ripetuto ieri sera, intorno alle tre dentro e fuori il Caffè Liberty in piazza Campioni, Passeggiata, durante la consueta festa del sabato, diventata da mesi uno degli appuntamenti più frequentati della città.
Il locale è pieno, ci vuole pazienza per entrare, ma la musica si sente anche da fuori e tanti preferiscono rimanere in piazza Campioni per fumare una sigaretta e finire la bevuta. Ma dall’uscita schizzano fuori due ragazzi. Uno si avvinghia al collo dell’altro e tenta di buttarlo a terra. Il vuoto intorno. I tanti rimasti all’esterno del locale fanno spazio ai due, per fargli regolare i loro conti da sabato sera. Si buttano in mezzo gli amici, iniziano a distribuire pugni confusi a chi capita sotto, pochi, ma qualcuno va a segno. Dieci persone in tutto, 20 – 25 anni, cinquanta assistono. Dieci minuti: qualche bottiglia va in frantumi, qualche amica grida, quasi nessuno si fa male. Motivi, nessuno. Solo pretesti.
I due gruppi riescono a malapena a entrare in contatto, perché nel frattempo tre o quattro buttafuori mettono in mezzo le loro stazze e ricompongono una calma fragile. I vincitori ai lasciano andare a infiniti chiarimenti con i buttafuori e lanciano la promessa che “non finisce lì” a quelli che hanno avuto la peggio, che intanto si allontanano. Non è necessario l’intervento delle forze dell’ordine.
Mezz’ora prima, invece, all’interno del locale, un ragazzo balla insieme agli amici. Gli arriva un pugno in pieno volto, all’altezza dell’occhio sinistro. Non fa in tempo ad accorgersi da dove sia partito, chi l’abbia sferrato. L’aggressore sparisce tra la musica e la tanta gente. Mentre lui esce fuori accompagnato dagli amici, tenendosi stretta sullo zigomo la borsa del ghiaccio, stordito, senza capire.
