VIAREGGIO. “Il futuro degli imprenditori degli stabilimenti balneari è importante, ma non ci sono soltanto loro.” È una presa di posizione netta quella di Rodolfo Pasquini, direttore provinciale di Confcommercio, nei confronti del rappresentante dei balneari di Viareggio Graziano Giannessi, in merito alle sue recenti dichiarazioni a mezzo stampa riguardo alla legge Bolkestein.

Giannessi, giova ricordarlo, ormai esterno a Confcommercio Imprese per l’Italia – provincia di Lucca, una volta ratificata la separazione fra quest’ultima e Ascom Viareggio. “Giusto difendere chi lavora nel settore dei balneari”, afferma Pasquini. “Ma Giannessi farebbe bene, una volta ogni tanto, a spendere due parole anche per le altre categorie dei commercianti.

“Si parla tanto dei costi annuali delle concessioni demaniali e ci si dimentica che un negozio qualsiasi, per aprire sul lungomare, sia esso di Viareggio o di un altro Comune della Versilia, spende la medesima cifra dei balneari in soli due mesi. È giusto non dire niente a difesa di questi imprenditori? E non ci dimentichiamo che i negozi, quasi sempre, sottoscrivono contratti di sei anni, rinnovabili per altri sei, con il rischio concreto dunque di ritrovarsi buttati fuori se manca l’accordo per un rinnovo.

“Eppure, nonostante l’impossibilità di programmare investimenti a lunga scadenza, la paurosa crisi e l’obbligo di sottostare a costi esorbitanti, Giannessi non sembra accorgersi nemmeno della loro esistenza, preso com’è dalla sola problematica dei balneari.·

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