(foto Pomella)
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CAMAIORE. I pubblici esercizi di Viareggio aderenti al sindacato Fipe di Confcommercio Viareggio e Versilia intervengono sulle aperture delle attività accessorie, bar e ristoranti, agli stabilimenti balneari. Punto fermo della discussione resta il coordinamento richiesto dall’associazione tra tutti i comuni della Versilia per affrontare questo tema. Ma ogni zona presenta poi le proprie particolarità.

I pubblici esercizi della passeggiata del capoluogo versiliese sono preoccupati dai possibili scenari futuri dopo la delibera comunale di Camaiore che ha concesso l’apertura ai bar e ristoranti dei bagni fino alle 24.

«E’ necessario pensare di tutelare quelle attività che operano su Viareggio e sulla passeggiata per 365 giorni l’anno – dice uno degli esponenti, Federico La Ferla – le nostre attività sono tutte annuali e di conseguenza pagano le tasse e si occupano e preoccupano di tutti i problemi inerenti la passeggiata e non solo per tutto l’anno. Le attività accessorie agli stabilimenti balneari “vivono” tre mesi l’anno con diversi interessi e prospettive. Per questo chiediamo all’amministrazione di ponderare bene la scelta. Se fosse concesso il prolungamento dell’orario di apertura dopo le ore 20, quella tipologia di attività dovrebbe seguire le nostre stesse regole, diventare come noi visto che la normativa lo prevede e ne  hanno la possibilità».

La Regione Toscana ha lasciato ampia libertà sul tema e con una delibera ha passato la questione ai singoli comuni del litorale. Per questo, sin dal primo momento, Confcommercio Viareggio e Versilia ha spinto per creare un tavolo di coordinamento e dialogo al fine di uniformare orari e regole per tutte le attività dei comuni interessati.

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