Foto Versiliatoday

VIAREGGIO. Tu chiamalo, se vuoi, campanilismo. Nonostante Viareggio non abbia ancora aderito all’Unione dei Comuni della Versilia, la stessa Unione si è mossa per far arrivare nella principale città del comprensorio 231.500 euro dall’Unione Europea – attraverso la Regione Toscana – per la tutela del Parco di San Rossore e della pineta di Levante in particolare.

“Negli ultimi anni a Viareggio non è stata dedicata molta attenzione alle politiche ambientali, su cui invece punta moltissimo la Regione”, fa sapere Maurizio Verona, vicesindaco di Stazzema nonché presidente dell’Unione. “Viareggio, poi, non è in competizione con gli altri Comuni del nostro comprensorio per intercettare fondi europei.

“Abbiamo così deciso di investire risorse anche nell’unica realtà del territorio versiliese che non fa parte dell’Unione. La pineta di Levante è un patrimonio di tutti, non solo di Viareggio. Peccato che più volte avessimo chiesto al Comune di delegare all’Unione la gestione ambientale, dal momento che rientra nelle sue competenze, senza mai ricevere risposta.”

Nello specifico, i fondi comunitari serviranno per il diradamento della fascia di pineta compresa tra il Balipedio e la spiaggia: qua verrà abbattuto il 20% dei pini marittimi presenti su una superficie di 20 ettari. I tronchi saranno destinati all’impianto sottodimensionato di teleriscaldamento di Stazzema. I primi interventi sono già partiti la scorsa settimana, con la messa in sicurezza della viabilità forestale, ovvero quelle strade non asfaltate – via della Sconfinata e via delle Viareggine, tanto per citarne due – che attraversano la pineta, e l’asportazione di ramaglie e fusti intramezzati.

Gli interventi, che andranno avanti fino al prossimo novembre, sono stati decisi in sintonia con gli enti locali e, soprattutto, con associazioni quali Italia Nostra e Legambiente: interesseranno soprattutto le zone dove è maggiormente presente il Matsucoccus, un minuscolo insetto che infetta i pini marittimi succhiandone la linfa. Il risultato è che la corteccia si rinsecchisce, rendendo l’albero instabile e maggiormente soggetto al rischio di incendi.

“Dobbiamo intervenire per ritardare gli effetti letali di questa invasione del Matsucoccus partita dalla Tenuta di Tombolo”, spiega Fabrizio Manfredi, presidente dell’Ente Parco. Che poi auspica un “ruolo di regia del Parco nell’azione di pulizia delle spiagge e della pineta effettuata da volontari e persino gruppi di studenti americani che ogni anno vengono in Toscana”. Ma la pulizia, intesa come rimozione di sacchetti dell’immondizia e rifiuti, a chi spetta? “Al Comune”, replica lapidario Manfredi. Ecco un bel promemoria per il futuro sindaco di Viareggio.

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