“Abbiamo il dovere di essere presenti ogni anno a questa celebrazione a cui partecipano studenti e delegazioni di tutta Europa, e bisogna farlo con una presenza forte e costante”, ha commentato Silicani. “È stata quasi una festa con migliaia di gonfaloni e tanti, tantissimi ragazzi. L’Europa ha saputo risorgere dall’orrore della Seconda Guerra Mondiale, ma ha bisogno di queste giornate per ricordare e riflettere: i nazionalismi si annidano nascosti e sono pronti a riemergere nei momenti della difficoltà come quelli che stiamo attraversando.
“Diamo a questi ragazzi il segno che le istituzioni non cedono e vogliono scommettere su di loro per un futuro in cui essi possono diventare ambasciatori di pace in un’unica grande casa che è l’Europa.”