VIAREGGIO. “In questo periodo sono stati pubblicati dalla stampa locale numerosi interventi dei candidati a Sindaco riguardo la Passeggiata di Viareggio: ci duole constatare che tali interventi dimostrano una limitata conoscenza della situazione di fatto, e di diritto, in cui si trova realmente la Passeggiata.” Lo si legge in una nota firmata da Idea Viareggio, la lista civica che appoggia il candidato sindaco Franco Giorgetti.

“Si possono invece avanzare alcune proposte che contestualmente possono risolvere molti problemi del cosiddetto ‘salotto buono’, patrimonio di tutta la città. Per capire le soluzioni proposte occorre fare riferimento alla nascita della Passeggiata per il tramite del contratto stipulato nel 1926 tra lo Stato e il Comune di Viareggio, in cui il primo cedette un largo appezzamento di terreno di sedime, dovuto al ritirarsi del mare, sulla quale impose una programmazione urbanistica affidando all’Università di Firenze l’incarico di progettare le nuove costruzioni edili.

“L’attuale situazione degli immobili è la conseguenza di questi atti formali, in cui vennero date in concessione ad aedificandum ai privati le preselle, e che ancora oggi sono condotte dai concessionari comunali. Tali concessioni presupponevano un’attività turistico economica, infatti le prime attività della Passeggiata furono affitta camere e negozi.

“Con gli anni Settanta si completa la trasformazione delle affitta camere in abitazioni private,vuoi perché il mercato non richiedeva più tale tipologia di sistemazione turistica, sia per l’intervento di una legge nazionale che consentì di sanare le destinazioni d’uso.

“La giunta Marcucci, stante il vincolo di destinazione urbanistica inserito nel contratto del 1926, prudentemente e con lungimiranza giuridica, quando è stato deciso di vendere tali superfici, – e non gli immobili che, ricordiamo, sono in proprietà ai concessionari in quanto risultato dell’esercizio della concessione ad aedificandum -, ha provveduto a vendere quote millesimali dei diritti di superficie riconducibili proporzionalmente ai volumi delle abitazioni private, nel timore che un eventuale ricorso al Tar di un legittimato potesse poi vanificare tale operazione perché lesiva di quanto previsto nell’originario contratto e al vincolo urbanistico ivi contenuto.

“Una volta, però, che tali ricorsi sono stati respinti – è pendente un ultimo ricorso al Consiglio di Stato, che però non può ormai più ledere i diritti soggettivi acquisiti – la proprietà residua non ha più nessun tipo di funzione per il Comune.

“Il candidato a sindaco Franco Giorgetti intende, qualora eletto, completare la vendita dei diritti millesimali che porterebbero ad un incasso di circa 5-6 milioni di euro da destinare in parte a investimenti, in parte alla riduzione del debito bancario, con liberazione di risorse per le spese correnti vista la diminuzione dei futuri interessi passivi.”

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