PISA. Gli accertamenti effettuati ieri dai Ris servono a stabilire se nella Citroen C3 azzurra di Roberta Ragusa vi fossero rimasti residui di tracce biologiche in grado di confermare in qualche modo la versione della lite notturna tra Logli e una donna, conclusa con uno sportello sbattuto con violenza dal lato del passeggero dallo stesso Logli, riferita da Loris Gozi, il testimone-chiave dell’inchiesta sulla scomparsa dell’imprenditrice pisana nella quale è indagato per omicidio e occultamento di cadavere il marito.

Sull’esito degli esami degli esperti scientifici gli inquirenti mantengono il massimo riserbo: si sa che l’attenzione si è concentrata soprattutto sul sedile anteriore destro che è stato smontato dagli investigatori per esaminare a fondo l’abitacolo. Se vi sono stati repertamenti, i risultati delle analisi si conosceranno solo tra qualche giorno. Intanto, i carabinieri non lasciano nulla di intentato e nei giorni scorsi hanno verificato anche l’ultima segnalazione in ordine di tempo, quella di un lucchese che dice di avere visto Logli nella pineta di Torre del Lago con un grande sacco nero nel gennaio dello scorso anno. Gli accertamenti però non hanno dato esito e la pista è stata abbandonata.

La prossima settimana potrebbero essere eseguiti altri interrogatori nella cerchia di parenti e amici dell’indagato, dopo quello della madre avvenuto ieri ma che non avrebbe fornito elementi particolarmente utili alle indagini. Sfileranno davanti al pm il padre Valdemaro Logli, i figli minorenni dell’indagato e Sara Calzolaio: mentre il primo può avvalersi della facoltà di non rispondere in quanto parente di Logli, i ragazzi e la sua amante saranno invece obbligati a testimoniare, i primi in quanto parti offese in un procedimento che prevede l’uccisione della madre, la seconda in qualità di persona informata dei fatti.

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ultimo aggiornamento: 18-05-2013


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