VIAREGGIO. È una cittadina in provincia di Modena, a un tiro di schioppo dalle celebri – per gli sportivi della Formula Uno – Fiorano e Maranello, e conta meno abitanti di Viareggio (poco più di 41mila). Eppure Sassuolo, da ieri sabato 18 maggio, può vantare un posto nell’èlite del pallone nostrano: la squadra di calcio locale, battendo 1-0 il Livorno al “Braglia” di Modena grazie alla rete a tempo scaduto di Simone Missiroli, ha conquistato la sua prima, storica promozione in Serie A. Ed è un successo che parla – anche – viareggino.

Quello dei neroverdi che raggiungono le grandi del calcio italiano è sì un piccolo miracolo, che poggia perà su basi solide come le piastrelle che costituiscono l’industria principale della città. E che, soprattutto, ha alle spalle un colosso multinazionale come la Mapei. L’impresa parte da lontano – almeno dalle ultime cinque stagioni -, ma anche dalla vicina Viareggio: è qua che il Sassuolo partecipa da debuttante, nel 2010, alla 62a edizione della prestigiosa Coppa Carnevale.

Ed è un esordio memorabile: i neroverdi superano lo scoglio della fase eliminatoria, grazie ai successi contro Pergocrema (3-1) e Spartak Mosca (1-0). Poi, agli ottavi, un’altra impresa: il Napoli di Lorenzo Insigne viene sconfitto ai rigori. La favola del Sassuolo finisce in un piovoso pomeriggio di febbraio a Quarrata: sotto un acquazzone da foresta equatoriale gli emiliani si arrendono alla Juventus di Immobile e Marrone che poi alzerà al cielo il Burlamacco di bronzo quattro giorni dopo.

Foto Sassuolo Calcio

Protagonista di quel torneo è l’attuale esterno di centrocampo Davide Luppi che, pochi mesi più tardi, arriverà a vestire un’altra maglia bianconera, quella del Viareggio: è l’anno della seconda stagione delle zebre in Prima Divisione e l’allenatore Giuseppe Scienza lo manda in campo 24 volte. Autore di un gol appena – un rigore contro l’Andria nella prima giornata di ritorno -, Luppi a febbraio torna a giocare la Coppa Carnevale. La partenza è lanciata, lanciatissima: è sua la rete che decide la gara della prima giornata contro i norvegesi dello Stabæk. Dopo il pareggio a reti bianche contro il Milan di De Sciglio e Sampirisi è decisiva, ai fini della qualificazione agli ottavi, la sfida con i giapponesi del Nagoya: l’1-1 premia i nipponici, favoriti dalla miglior differenza reti.

Ben più disastrosa, invece, è la terza ed ultima apparizione al Torneo di Viareggio: le sconfitte di misura contro Lazio (1-0) e Club Guaraní (2-1) sanciscono l’immediata eliminazione e serve giusto giusto per la gloria la vittoria contro il Palermo. Di buono c’è che il Sassuolo scopre un gioiellino di attaccante, nato nel 1994: il suo nome è Domenico Berardi ed è lui, con 11 reti, il capocannoniere dei neroverdi nell’anno che regala alla cittadina emiliana la Serie A.

Foto Sassuolo Calcio

Berardi, però, non è il solo ad aver gonfiato la rete per undici volte. Anzi: è in buona compagnia di due elementi legati a Viareggio. Il primo si chiama Richmond Yiadom Boakye e ha partecipato alla Coppa Carnevale nel 2009 con la maglia del Genoa, facendo coppia in attacco con un certo Stephan El Shaarawy. Il secondo si chiama Leonardo Pavoletti, è livornese ed è stato lanciato dal Viareggio nella stagione 2008-09: contribuisce con sei reti al raggiungimento dei playoff di Seconda Divisione, poi persi dai bianconeri allenati da Alfredo Aglietti contro il Prato. Ma il Viareggio festeggia comunque: il Consiglio Federale dispone il ripescaggio nella vecchia Serie C1 delle zebre.

E festa grande è anche oggi per Stefano Dinelli, presidente del Viareggio, e Alessandro Palagi, numero uno del Cgc che organizza la Coppa Carnevale: per motivi e in momenti diversi hanno messo in vetrina giovani talenti che, ieri, hanno conquistato sul campo la Serie A. Dando lustro e visibilità, se mai ce ne fosse ancora bisogno, a Viareggio, al suo torneo e alla sua squadra di calcio.

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