(fcparma.com)

VIAREGGIO. Nella carriera di un giocatore, a volte capita qualche incidente di percorso. I sei mesi (in prestito) a Spezia di Gianluca Musacci dovevano essere quelli della consacrazione ed invece si sono rivelati un’esperienza indubbiamente negativa.

A Parma il centrocampista viareggino aveva vissuto un anno e mezzo da incorniciare: Donadoni lo teneva costantemente in considerazione e in qualche occasione lo schierava pure dal primo minuto. Ma per diventare un giocatore formato sotto tutti i punti di vista, Musacci aveva solo bisogno di giocare con continuità.

Spezia sembrava davvero la piazza ideale. Pino Vitale, direttore sportivo dei liguri, lo voleva fortemente, memore dei trascorsi con l’Empoli. Poi, con l’esonero di Atzori e l’arrivo di Cagni, le cose hanno preso una piega indesiderata: “Avevo accettato questo prestito con tutte le migliori intenzioni – spiega Musacci – sapevo che poteva essere un’occasione importante. Ed invece non c’è stato il giusto feeling dal punto di vista tecnico, mi sono sentito scaricato anche da quelle persone che avevano deciso di portarmi qui, dicendomi che credevano in me. Io, comunque, mi sono allenato col massimo della professionalità, anche se gli ultimi tre mesi sono stati tribolati. È un peccato, perché con la città ed i tifosi mi ero trovato bene”.

Tanta voglia di lasciarsi spalle un periodo nero, dunque: “Sicuramente mi sento più forte caratterialmente dopo questa esperienza. Sono pronto per ricominciare e, se fosse per me, andrei in ritiro col Parma già da domani. Donadoni ha stima di me, la società ha investito per avermi ed ora devo ripagare la fiducia che mi è stata data. Durante la preparazione cercherò di impegnarmi a fondo, anche se c’è ancora tempo per decidere riguardo al mio futuro”.

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