(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)
STAZZEMA. Il sindaco di Stazzema Michele Silicani commenta la decisione di non riaprire il procedimento contro gli autori della strage di Sant’Anna di Stazzema da parte del Tribunale di Stoccarda.

“Ci sgomentano le argomentazioni che sono a sostegno di questa decisione, ovvero che non ci siano sufficienti argomentazioni che provino la premeditazione della strage. Sembra quasi superfluo dire che non poteva essere che pianificata una azione in cui sono rimaste vittime 560 persone, tutte donne, vecchi e bambini compiuta in meno di quattro ore.

“Questa decisione non rispetta il dolore dei bambini che sono sopravvissuti che videro uccise nella strage le loro madri, le loro sorelle e fratelli, nonni e i tanti amici con i quali non poterono più giocare. Penso che questi giudici non abbiano idea del dolore degli uomini che tornarono dopo aver trovato riparo nei boschi, temendo un rastrellamento, trovarono ad accoglierli solo i cadaveri delle mogli e dei propri figli. Quando vado a Sant’Anna di Stazzema penso a cosa sarei io se mi trovassi ad affrontare una situazione così, forse non avrei la forza di rifarmi una vita e morirei con loro.

“Credo che ci sia una giustizia più alta di quella dei Tribunali, come ricordato anche dal presidente Gauck nella sua recente visita del 24 marzo a Sant’Anna di Stazzema: non dimenticheremo il suo gesto, come quello del Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, che hanno reso omaggio ai nostri martiri e hanno sancito ancora una volta l’amicizia tra i nostri Paesi.

“Ogni anno centinaia di tedeschi di tutte le età vengono da noi: la giustizia tedesca invece ha stabilito che non ci fossero gli elementi di premeditazione quando è stato provato contro ogni ragionevole dubbio che non fu una azione estemporanea, ma che quei reparti che hanno seminato morte su tutto l’Appennino Tosco Emiliano salirono con il chiaro intento di compiere la più atroce delle stragi e che cercarono anche di non lasciare testimoni.

“Chiederò al presidente Gauck e al cancelliere Merkel di essere ricevuto per portare a Berlino il mio sdegno e quello del Parco Nazionale della Pace per quanto accaduto. Perdonare non significa dimenticare o cancellare le colpe. Sebbene la storia sia scritta, sarebbe stato giusto che anche un Tribunale Tedesco riconoscesse le colpe di questi criminali che finiranno i loro giorni da uomini rispettati e incensurati.

“Questo è un crimine contro l’umanità e i colpevoli devono portare addosso il peso delle loro colpe, prima di un giudizio che è anche più alto di quello degli uomini e di quello della storia.”

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