PIETRASANTA. Domani 29 maggio alle 11, si svolgerà la cerimonia di collocazione di un albero di acero in piazza Statuto.
L’idea nasce dagli alunni della classe prima C e dalla loro professoressa Ilaria Cipriani della scuola media Barsanti di Pietrasanta.
L’albero che verrà piantato raccoglierà i pensieri degli alunni e di chiunque voglia lasciare un messaggio. Alla base della pianta inoltre verrà collocata una piccola pietra di marmo, regalata e incisa dal padre di un alunno, per ricordare l’idea e la sua realizzazione.
Dietro al progetto dell’Albero dei pensieri cè una profonda riflessione: “Abituati a usare gli occhi in ogni momento della giornata – spiegano gli ideatori – sottoposti a continui stimoli visivi, i ragazzi si trovano spesso a ragionare e riflettere con lo sguardo, dimenticando ciò che hanno dentro. La sfera dell’interiorità rimane quindi nell’ombra, anche se in realtà le emozioni hanno bisogno di essere ascoltate, espresse, comprese. E quando i ragazzi imparano a farlo scoprono l’enorme ricchezza di un mondo invisibile e sorprendente.
Dare forma scritta ai pensieri, imparando ad esporli in maniera corretta e consapevole sotto il profilo linguistico grammaticale, permette agli studenti di trovare un canale espressivo utilizzabile in qualsiasi fase della vita. Un canale importante sia dal punto di vista didattico, pensando al futuro percorso scolastico, sia da quello esistenziale, in riferimento alla loro crescita come individui”.
Piantare un “albero dei pensieri”, dove le riflessioni siano appese ai rami, significa quindi regalare al vento le sensazioni di un istante destinato così a donare il suo profumo emotivo all’aria e a chiunque la respira. E la scuola, ancora più radicata nel territorio ai piedi della pianta, potrebbe inaugurare una tradizione fruibile da tutti quelli che, passando accanto all’ albero dei pensieri, volessero attaccarci una foglia della propria anima.
La pianta dell’acero ha un significato particolarmente evocativo e simbolico e, come scrive Eleonora Failla della prima C: “I suoi semi hanno le ali e con il vento volano via; come i nostri pensieri, che rimarrebbero attaccati all’albero ma al tempo stesso volerebbero per essere raccontati a chiunque facesse due passi a Pietrasanta con il cuore ben aperto”.
