(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

LUCCA. Su sollecitazione di un legale di parte civile, la procura di Lucca valuterà se contestare una nuova accusa nell’ambito del procedimento sulla strage di Viareggio: si tratta del reato di ‘rimozione o omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro’. Secondo l’avvocato Gabriele Dalle Luche sarebbe stato commesso da Fs anche alla luce dell’inadeguatezza dei fondi destinati al capitolo ‘ricerca e sviluppo’, così come avrebbe rilevato pure la Corte dei conti.

Il legale ha proposto l’integrazione dell’imputazione durante l’udienza preliminare. Il pm di Lucca Salvatore Giannino ha detto che già durante le indagini la procura ha valutato questa possibilità ma che lo farà di nuovo. Al momento, i reati ipotizzati sono disastro ferroviario colposo, incendio colposo, omicidio e lesioni colpose plurime.

“Le cautele omesse – ha spiegato l’avvocato Ezio Menzione, che si è associato alla richiesta – riguardano, per esempio, la mancanza di macchinari antisvio o del muro di divisione fra le abitazioni e la ferrovia. Principalmente, l’omissione sarebbe a carico del gruppo Fs”.

Nel corso dell’udienza di oggi le difese hanno sollevato una serie di eccezioni, fra cui quelle sulla mancanza di notifiche riguardo le responsabilità civili. “Per cercare di allungare i tempi si attaccano a tutto – ha commentato la rappresentante dei familiari delle vittime, Daniela Rombi – forse sperano di sfinirci, ma non sarà così. Gli avvocati di Fs sono i registi, gli altri vanno dietro”.

 Il giudice si è riservato la decisione sulle eccezioni. Prossima udienza giovedì.

(Visitato 17 volte, 1 visite oggi)

IL VIAGGIO DELLA SPERANZA DI MAURO TALINI NON SI FERMA

CARABINIERI, FESTA DELL’ARMA NEL SEGNO DELL’AUTERITY