VIAREGGIO. “La notizia dell’aggressione notturna subita da una guardia giurata dell’istituto Securitas Metronotte Vesuvio, impegnata in un controllo di routine nella pineta di levante a Viareggio, rinnova le preoccupazioni già espresse sul tema della sicurezza per gli operatori della vigilanza privata.” Lo scrivono i sindacalisti Umberto Marchi (Filcams-Cgil), Giampiero Guidi (Fisascat-Cisl) e Giovanni Sgrò (Uil-Tucs).

“Le dinamiche dell’evento saranno valutate dagli organi inquirenti: per quello che si conosce si tratterebbe di un atto immotivato, compiuto da alcuni soggetti extracomunitari che di quella zona hanno fatto un loro territorio nel quale, probabilmente, non vengono tollerate presenze a loro sgradite. Questo episodio evidenzia tutti i limiti delle attuale condizioni operative dei lavoratori del comparto vigilanza.

“Giova ricordare che in un passato non lontano erano state raggiunte attraverso l’opera dei sindacati, e con il coinvolgimento delle Istituzioni, intese a livello provinciale per garantire il servizio in coppia almeno nelle ore notturne, ma a causa di nuove normative, che a nostro avviso salvaguardano più l’economia aziendale degli Istituti portate ad interpretare la sicurezza del proprio personale alla stregua di un mero costo aziendale, si è tornati ad operare da soli con un drastico abbassamento della soglia di sicurezza.

“Non riteniamo esaustivo richiamare i numeri delle statistiche pronte ad evidenziare come il nostro territorio sia meno rischioso di altre zone d’Italia, oppure affidarsi completamente a sistemi di tutela passivi come la radiotrasmittente in dotazione, sappiamo bene, e l’episodio della notte scorsa lo conferma, che quando si verifica una aggressione le tempistiche sono ridotte al minimo e l’appoggio serve nell’immediatezza dopo si possono solo contare i danni.

“In questo caso per fortuna non si sono registrate conseguenze pesanti, che avrebbero potuto verificarsi, ma riteniamo si renda necessaria una riflessione da parte di tutti e anche un ripensamento sui criteri da adottare per garantire chi lavora per l’altrui sicurezza, senza aspettare che si verifichino episodi più gravi.”

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