(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

VIAREGGIO. “Sentire parlare di disastri finanziari dal candidato del centro sinistra è quanto di più risibile si possa ascoltare. Proprio da quella sinistra che ha depredato e messo in ginocchio in 14 anni i conti pubblici del Comune di Viareggio.” Dura replica del candidato sindaco del centro destra Antonio Cima alle accuse rivolte da Leonardo Betti, candidato del centrosinistra, in merito al programma dei primi 50 giorni di amministrazione presentato alla città in questi giorni.

“Promesse irrealizzabili? Niente di più falso, ho annunciato tutti provvedimenti immediatamente praticabili. Il riavvio della procedura per il Regolamento Urbanistico, il Regolamento Edilizio, il Piano delle Funzioni e quello delle Pinete sono tutti documenti già pronti e redatti che aspettano solo il sì del Consiglio Comunale, dove sono rimasti impantanati nello scorso mandato, bloccati da un’opposizione cieca e da un gruppetto di consigliere fuoriusciti dalla maggioranza.
L’abolizione della tassa di soggiorno è un provvedimento giusto e funzionale al rilancio del turismo e si può e si deve fare.” – dichiara Cima.

“E sa perché farò tutto in 50 giorni? Perché se i cittadini mi daranno il loro sostegno alle urne, stavolta il centrodestra avrà una maggioranza PDL granitica, coesa e unitaria. Peccato che Betti non possa dire lo stesso: con lui sarà solo che un déjà-vu, un’accozzaglia di liste e soggetti politici agli antipodi che lo costringeranno ogni volta alla caccia disperata di una maggioranza in Consiglio prima di un doloroso epilogo già visto.”

Antonio Cima rispedisce infine al mittente i riferimenti a “disastri finanziari negli ultimi 4 anni”.
“Ridicola l’accusa di aver provocato disastri finanziari. La giunta di centrodestra ha avuto il merito di avviare una responsabile operazione di risanamento del deficit del Comune. Come certificato dalla relazione tecnica di fine mandato del Commissario Prefettizio e dei revisori dei conti, nel 2008 la giunta Lunardini ereditò un debito mostruoso di 126.658.353 euro, quasi 2mila euro di debito pro capite a viareggino. Oggi la situazione debitoria è scesa a 75.463.190 euro. Un deficit quasi dimezzato malgrado la mole di mutui da pagare ereditati dalle giunte Marcucci a gravare come un macigno sulle casse comunali. Come accertato dalla Corte dei Conti – tanto cara a Betti – la precarietà finanziaria dell’ente sta tutta nei prestiti contratti dalla sinistra, prestiti che il Comune deve rimborsare ogni anno e che incidono per il 20,07% su ogni bilancio annuale.

“Invito Betti ad informarsi meglio prima di parlare, altrimenti rischia di dimostrare anzitempo la sua impreparazione amministrativa.”

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