PIETRASANTA. Questa mattina (7 giugno) nella sala dell’Annunziata in Sant’Agostino è stato presentato in conferenza stampa il “Manifesto Indipendente”, progetto che nasce da un’idea dell’assessorato al Sociale in collaborazione con Nando Melillo e la psicologa Lavinia Rossi del “Pca Progetto Comunità Aperta”.

Un ragionamento di sensibilizzazione su tutte le dipendenze, con un occhio attento su quelle nuove, che ha visto la partecipazione fattiva di due classi 2 A e 4 A del liceo artistico Stagio Stagi, della reggente e direttrice Mirella Bertagna e delle professoresse Anna Torcigliani e Catia Chicchi. Un percorso dove i ragazzi hanno lavorato su questa problematica molto sentita e che purtroppo investe tutta la popolazione e tutte le classi sociali, anche perché le dipendenze sono molte, e vanno dalla dipendenza alle droghe e all’alcool a quella molto attuale dei giochi d’azzardo, sbarcati di recente anche su internet, dei social network e dei videogiochi. Gli studenti hanno usato per i loro elaborati diverse tecniche, dalla pittura, alla grafica al disegno. Poi tutti insieme sono approdati ad una scelta condivisa, con un manifesto che sarà in affissione su tutto il territorio comunale da lunedì 10 giugno, anche con una copia di formato 6×3, affissa in un punto strategico della città.

“Sono contento – ha affermato l’assessore al Sociale, Pietro Lazzerini – Aver visto i giovani lavorare su un tema così importante, realizzando dei progetti molto belli su una tematica così difficile è stata per me una forte emozione. È un modo anche per sfatare la convinzione che le  nuove generazioni non siano capaci di riflettere e ragionare sul mondo che li circonda”.

La dottoressa Lavinia Rossi nel ringraziare i ragazzi ha aggiunto: “È sorprendente la ricerca che gli studenti hanno condotto sulle nuove dipendenze, in particolare i social network e i videogiochi. Mi è piaciuto molto il loro andare a cercare non nelle solite dipendenze. Spero il prossimo anno si possa realizzare anche uno spot in video”.

“Essendo dipendenti dalla fotografia – hanno affermato Martina Brocchini e Giulia Silvestri, le due giovani che hanno ideato il progetto scelto per la realizzazione del manifesto – abbiamo deciso di rappresentarci in foto, truccando una parte del nostro volto, collocandolo in una carta da gioco. La parte truccata rappresenta la morte, destino che spesso ricade su chi si droga. Il trucco però rappresenta anche la maschera, che serve a nascondersi ma non risolve i problemi. Nel manifesto oltre che ai nostri volti sono rappresentati tutti i simbolo delle dipendenze. Dall’abuso dell’alcool, alla cannabis, al fumo, all’eroina, al gioco delle carte, alle slot, alle pasticche, i videogiochi, i social network e lo shopping. Lo slogan che rappresenta il nostro lavoro è “Non giocare con la vita-Scarta la dipendenza”.

Le professoresse Anna Torcigliani e Catia Chicchi hanno infine posto l’attenzione sull’esperienza molto costruttiva per gli studenti e con la quale sono stati coinvolti in maniera diversa dal loro impegno scolastico: “Sono entrati profondamente nell’argomento.

Un’esperienza formativa con la quale i ragazzi hanno affrontato tematiche a loro spesso molto vicine. Un primo approccio che ci auguriamo prosegua anche il prossimo anno. Infatti il tema è stato sviluppato dall’idea progettuale alla realizzazione grafica e alla preparazione di uno slogan. Per la nostra scuola approfondire il tema della grafica e della pubblicità potrebbe essere da stimolo per la ricerca di una ulteriore professione creativa, al completamento del ciclo di studi”.

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ultimo aggiornamento: 07-06-2013


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