(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

PIETRASANTA. “No alla riapertura del termovalorizzatore di Pietrasanta: la Regione faccia chiarezza una volta per tutte su Falascaia, da anni al centro delle polemiche per l’inquinamento e delle indagini della Procura”. E’ quanto dichiara la consigliera regionale Marina Staccioli (Gruppo Misto), in seguito alle affermazioni del direttore dell’Ato rifiuti della costa, che ha paventato la riaccensione dell’impianto.

“Servono risposte certe su Falascaia. Non solo è da scongiurare una riaccensione del termovalorizzatore – sottolinea Staccioli – ma è necessario procedere quanto prima alla bonifica del sito”.

“I dati Arpat – aggiunge la consigliera – parlano chiaro circa l’inquinamento provocato dal vecchio impianto. Siamo ancora in attesa dello studio epidemiologico, attivato dalla Regione Toscana tramite l’Ispo (l’Istituto per la prevenzione dei tumori), ma è facile intuire che vi possa essere una relazione tra l’elevata concentrazione di patologie tumorali in zona e l’inquinamento ambientale”.

“La Regione faccia immediatamente chiarezza sul futuro del termovalorizzatore di Falascaia – dichiara Staccioli – e si attivi affinché non sia riaperto attraverso tutti gli strumenti di propria competenza, primo tra tutti il Piano regionale di gestione rifiuti, latitante da anni”. Marina Staccioli ha presentato in merito un’interrogazione e una mozione collegata, sottoscritte anche dai colleghi di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli e Paolo Marcheschi.

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inceneritore falascaia pietrasanta Regione Toscana

ultimo aggiornamento: 10-06-2013


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