(foto Andrea Zani)

VIAREGGIO. Una proposta che non è arrivata. E la decisione di prendere una strada diversa, chiudendo un capitolo lungo dieci anni. Ci è rimasto male, Lorenzo Fiale. Gli ha fatto male sentirsi messo alla porta dal Viareggio, a cui aveva dato tanto, se non tutto. “Mi piange il cuore, lascio un pezzo di me. Vado via per una decisione presa da altri, non certo da me – confessa l’ormai ex capitano delle zebre – io volevo rimanere e lo avevo fatto presente a chiare lettere“.

Scende in Eccellenza, Fiale. La proposta del Ponsacco, fresco di fusione col Pisa Sc, era troppo allettante per poterla rifiutare: “Ho ricevuto un’offerta interessante – racconta – ed ho subito preso la palla al balzo. Io sto bene ed ho ancora tanta voglia di giocare, per questo posso affermare che è stata la scelta giusta”.

La mente, però, ritorna sempre lì, a quel matrimonio finito dopo dieci stagioni, di cui sette sotto la presidenza Dinelli, con 268 presenze e 18 reti all’attivo: “Potevano ‘intortarmi’ come volevano (riferendosi alla dirigenza, ndr) anche con un incarico nel settore giovanile, ma evidentemente al momento hanno altri problemi a cui pensare. Non critico questa decisione, ringrazio comunque la società e ribadisco che non ci lasciamo in brutti rapporti”.

Fiale si congeda dal popolo bianconero con una riflessione intensa e carica di amarezza: “Per me è un arrivederci, non un addio. Il mio cuore è zebrato e al cuor non si comanda”.

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