(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

CAMAIORE. “Finalmente la maggioranza di centrosinistra che governa Camaiore si è resa conto della scelta antidemocratica e politicamente scorretta che fece subito dopo il proprio insediamento privando la minoranza del diritto di scegliersi i propri membri nelle commissioni consiliari”.

Lo scrive Pdl, gruppo misto e lista civica Per Matteucci sindaco all’indomani delle dimissioni di tutta la maggioranza dalle commissioni consiliari.

“Infatti è bene ricordare – scrivono i tre gruppi consiliari – che la stessa votò unilateralmente nominativi non indicati dalla minoranza con un atto imperioso frutto sicuramente dell’ubriacatura derivata dalla vittoria elettorale. Se si è giunti, dopo un anno, a riconoscere alla minoranza il diritto di scegliere i propri rappresentanti nelle commissioni consiliari si deve solo alla nostra determinazione derivante dalla consapevolezza di rivendicare cosa giusta e corretta”.

“Nessuno vuole sottrarsi al”ripristino del regolare assetto delle istituzioni comunali” come paventato dalla maggioranza. Stiano tranquilli, faremo la nostra parte e ci assumeremo le nostre responsabilità che ci sono assegnate dalla legge e dal responso elettorale”.

Pdl, gruppo misto e Per Matteucci sindaco aggiungono: “Siamo persino disposti, anche se sottolineiamo la stranezza e l’incoerenza politica nella sostanza , frutto sicuramente della “ nuova stagione”, ad accettare l’esponente dichiarato di maggioranza, ma non ufficializzato con apparentamento, Fabio Pezzini a concorrere a dividersi gli esigui posti che spettano alla “minoranza ufficiale” pur di risolvere il problema commissioni consiliari. Questo quale condizione richiestaci per non creare problemi alla maggioranza visto che Pezzini rivendica la terza commissione consiliare (urbanistica) e della maggioranza nessuno degli attuali componenti vuol retrocedere da tale posizione” .

2Sottolineiamo, però, l’atteggiamento chiuso del capogruppo dell’UDC Pierfrancesco Pardini che, votato nelle Commissioni Consiliari dall’attuale maggioranza, non si è voluto dimettere , obbligando alla dichiarazione di decadenza delle commissioni di cui faceva parte attraverso le dimissioni anche dei membri di maggioranza. Questa mancanza di collaborazione e dialogo col resto della minoranza lo isola nell’azione politica, ma forse a lui interessa di più essere capo, anche se solo di se stesso, che parte di un gruppo organico di opposizione”.

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