(copyright VersiliaToday)
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 VIAREGGIO. Seconda puntata di FeliceMente, la nuova rubrica di VersiliaToday, dedicato alla mente e alla sua conoscenza, curata dalla dottoressa Valetina Aletti.

 I bambini non si toccano nemmeno con un fiore!
Versilia: “Pedofilia e violenza sessuale accusa shock per un allenatore”, Lucca: “artigiano in manette per pedofilia”, Firenze: “maltrattamenti sui minori 22 indagati in una comunità di recupero”.

Capita ormai troppo spesso di leggere titoli del genere sui nostri quotidiani e nonostante l’elevata frequenza di questi fatti risulta impossibile non rimanere scossi, smarriti, arrabbiati.

La cronaca riporta episodi gravi ed eclatanti di violenza a danni di minori la cui unica motivazione razionalmente adducibile appare essere la follia.

È umano e doveroso interrogarsi come adulti e genitori su come prevenire queste situazioni. Sicuramente non è mettere i propri figli sotto una campana di vetro che può salvaguardarli, ma nemmeno non preoccuparsi minimamente che tutto ciò possa accadere anche noi.

I maltrattamenti e le violenze ai bambini sono sempre esistiti, alcune delle più vecchie fiabe come Pollicino, Hansel e Gretel raccontano della malvagità degli adulti sui bambini. Solo recentemente però ne è cambiata la consapevolezza a livello sociale. Non è quindi corretto pensare che questi episodi siano aumentati poiché è semplicemente la società odierna che si pone diversamente di fronte al fenomeno. Rimane l’atroce dilemma di come arginarlo.

Nel 1999 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) da un’ampia definizione del Maltrattamento ai Minori identificando come tale tutte le forme di cattiva cura fisica e affettiva , abusi sessuali, trascuratezza e sfruttamento che comportano un danno alla salute psico-fisica del bambino. Si parla pertanto di maltrattamento sia fisico che psicologico che può avvenire in contesti familiari o extrafamiliari.

I minori vittime di abusi o maltrattamenti non necessariamente sviluppano una patologia a seguito dell’evento traumatico subito, poiché su questo influiscono le proprie risorse personali, familiari e contestuali. Intelligenza, autostima elevata, buone capacità sociali, di ristrutturazione degli eventi e capacità di trovare aiuto e sostegno sono indubbiamente fattori protettivi in grado di moderare gli effetti negativi di un maltrattamento. La negazione da parte del bambino della violenza subita, talvolta per vergogna o sensi di colpa, porta invece spesso ad un aggravamento della situazione sul piano psicologico.

Non ci sono metodi certi di prevenzione rispetto a questi episodi. Non è assillando insegnanti o allenatori con una continua presenza e non concedendo loro spazio di lavoro e fiducia, non è nemmeno tenendo i figli sempre con noi che si previene un eventuale abuso.

L’unica cosa sicuramente utile e importante da fare è costruire una base sicura per i nostri figli a cui possono far ritorno in ogni situazione, dalle più felici alle più tristi. Dare sostegno, ascolto e cure ogni volta che viene richiesto può permettere ai bambini di trovare il coraggio di comunicare tempestivamente questi reati superando la vergogna e i sensi di colpa.

Cogliere i segnali di improvvisi cambiamenti nei comportamenti, valutare insoliti sintomi fisici, insegnare a chiedere aiuto, inserire i nostri figli in una rete di supporto parentale ed amicale efficace sono sicuramente i primi passi verso un futuro più sicuro per i nostri bambini.

FeliceMente ricorda che: “ la più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è quella di essere di buon umore” (Voltaire).

FeliceMente è curata da Valentina Aletti, psicologa clinica, laureata presso l’Università degli Studi di Firenze. Specializzanda in psicoterapia sistemico-relazionale ha conseguito master di perfezionamento in PNL , diagnosi e cura dei disturbi del comportamento alimentare e obesità , consulenza tecnica e peritale e disturbi dell’apprendimento e comportamento in età evolutiva. Per informazioni telefonare al 349- 4299296 o scrivere a [email protected]

Avvertenza: questa rubrica ha come fine quello di favorire la riflessione su temi di natura psicologica. Le informazioni fornite hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza professionale. Le mail saranno protette dal più stretto riserbo e quelle pubblicate, previo esplicito consenso del lettore, saranno modificate in modo da tutelarne la privacy.

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