LUCCA. L’unione fa la forza: con questo spirito, nasce anche a Lucca Agrinsieme, il nuovo soggetto che unisce sotto un unico nome CIA-Confederazione Italiana Agricoltori, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Italiane.

Agrinsieme non è il risultato di una fusione tra le varie sigle che ne fanno parte, né rappresenta un apparentamento, bensì si tratta di una sorta di ‘contenitore’, che ha il compito di coordinare le istanze di un comparto importante sia per l’economia nazionale, sia per quella locale, in modo da poterle rappresentare alle istituzioni attraverso un interlocutore unico che sintetizzi in modo più forte e incisivo le richieste le richieste del settore e promuova le strategie unitarie individuate.

A Lucca, la nuova sigla, rappresenta oltre 3mila tra imprese agricole singole e cooperative, così come di migliaia di associati che vivono e operano nel territorio rurale della provincia di Lucca, con un significativo valore economico complessivo.

Il nuovo organismo è stato presentato ieri mattina (martedì 18 giugno) alla Camera di Commercio dai presidenti di Cia, Gianpiero Tartagni, Confagricoltura, Vittorio Silvestrini e dal rappresentante della Lega delle Cooperative, Iacopo Mori e quello di Confcooperative, Roberto Madrigali.

“Il percorso che inizia oggi – commentano i tre rappresentanti delle associazioni che si riuniscono in Agrinsieme – è una scommessa anche per noi, che crediamo vincente. Agrinsieme è il nuovo strumento aggregativo che gli operatori del settore e delle imprese agricole mettono a disposizione della società lucchese: da oggi, il nostro territorio ha, per dirla con le parole di apertura dello statuto di Agrinsieme, ‘un nuovo soggetto e un nuovo modello di rappresentanza agricola”.

Agrinsieme – che rappresenta oltre il 30 per cento dell’agroalimentare nazionale – porta in Italia il modello organizzativo di raccordo europeo, che unisce le sigle del settore agricolo e cooperativo dei Paesi membri. Si tratta, quindi, per il nostro Paese, di un momento di discontinuitàrispetto alle logiche della frammentazione che hanno caratterizzato nel tempo il mondo agricolo e intende promuovere un nuovo modello di rappresentanza unitaria.

Obiettivo primario è lo sviluppo dell’agroalimentare per la crescita del Paese, così da rispondere in maniera efficace ai molti competitor internazionali.

Anche Agrinsieme di Lucca aderisce al documento nazionale, che sintetizza in quattro punti gli obiettivi primari da raggiungere: promuovere politiche di rafforzamento dell’impresa, al fine di favorire l’aggregazione in strutture economiche fortemente orientate al mercato, ma anche attraverso il rilancio della ricerca e le politiche di supporto all’innovazione.

Il secondo punto del programma prevede una sistematica azione di semplificazione burocratica. Vi è poi la promozione di politiche di corretta gestione delle risorse naturali (acqua e suolo), per coniugare produttività e sostenibilità. Infine, il quarto punto prevede l’aggiornamento del quadro normativo di riferimento su tutti i livelli: da quello europeo, a quello nazionale e regionale.

Agrinsieme a Lucca rappresenta una consistente fetta del comparto agricolo provinciale: i settori produttivi rappresentati sono i più vari, da quelli tradizionali (vino, olio e miele), alla cerealicoltura e zootecnica, dal florovivaismo all’ortofrutta, dalla forestazione all’acquacoltura.

Agrinsieme si costituisce a Lucca per poter rappresentare al meglio gli interessi dell’agricoltura e degli agricoltori. Si propone, infatti, di elaborare strategie comuni su punti e argomenti del settore. L’agricoltura ha necessità di essere più presente nelle politiche di sviluppo e governo del territorio: la volontà del nuovo soggetto, quindi, è di essere maggiormente incisiva nel costruire le politiche agricole locali, volte ad affermare i valori dell’economia agricola e a incrementare il reddito delle imprese.

Sono numerose le sfide che Agrinsieme si trova di fronte nella nostra provincia, primi su tutti la rappresentanza in alcuni enti fondamentali per l’economia del territorio (Camera di Commercio e Consorzio di Bonifica Toscana Nord, ad esempio).

Il nuovo soggetto, inoltre, si misurerà con quei temi che rappresentano un momento cruciale per lo sviluppo del territorio, quale il progetto per la realizzazione degli Assi Viari nella Piana, progetto per il quale sarà portata avanti una posizione di tutela del territorio, volta a evitare un impatto che potrebbe avere effetti devastanti sul territorio e sul reticolo idraulico.

Altro tema ‘caldo’ è quello della burocrazia e dei controlli, dove esistono norme complicate e confuse che generano controlli scoordinati ed effettuati dai più svariati organismi: per questo è importante arrivare a una semplificazione delle norme e la chiara individuazione della materia del controllo e dell’organismo controllore.

E, ancora, i problemi legati alla fauna selvativa e agli ungulati; i problemi correlati alla gestione delle risorse idriche e all’irrigazione; le questioni fiscali e delle imposte e le politiche urbanistiche.

La crisi sta letteralmente travolgendo il comparto floricolo, nella sostanziale indifferenza dei vari enti. L’assenza di politiche di sviluppo ed energetiche, la carenza di infrastrutture e servizi – come dimostrano le oramai annose questioni dei Mercati di Pescia e Viareggio – sono problemi davanti a tutti, che, però, non trovano una soluzione. Il Distretto Floricolo Interprovinciale che doveva rappresentare il tavolo di raccordo tra enti, territorio e operatori, al momento non è riuscito nel suo intento.

Nel contempo, i due Comuni e i due mercati non si sono coordinati, né hanno individuato soluzioni condivise. A fronte di questa situazione, le aziende che operano in questo settore sono costrette a chiudere o a convertire la propria produzione. Ecco, quindi, che diviene prioritario affrontare tale questione, in modo da poter dare delle risposte concrete a un settore in forte difficoltà.

“L’unità anche nel mondo agricolo fa la forza – commenta Giovanna Landi, responsabile Cia Versilia – è un passo importante visto positivamente da tutti i soggetti interessati ed in modo particolare dai nostri associati”.

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ultimo aggiornamento: 19-06-2013


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