FIRENZE. “Ritardi inaccettabili nelle operazioni di primo soccorso alle popolazioni colpite dal sisma in Lunigiana e Garfagnana durante i giorni scorsi. Il sistema di intervento in caso di calamità naturali in Toscana va reso più capillare”. È quanto dichiarano i consiglieri regionali Marina Staccioli (Fratelli d’Italia) e Salvadore Bartolomei (Pdl), in seguito a un sopralluogo effettuato nei territori terremotati.

“È assurdo far arrivare tende e brandine da Barberino del Mugello – spiegano i consiglieri – tanto più che la zona colpita è classificata ad alto rischio sismico e non è certo nuova a fenomeni di questo tipo”.

“Un’organizzazione così centralizzata da parte della Protezione Civile – continuano – non consente interventi rapidi e allunga la serie dei disagi subiti dalla popolazione. Serve un presidio sul territorio, soprattutto nei luoghi che registrano una maggior frequenza di episodi sismici”.

“I terremoti sono per loro stessa natura eventi imprevedibili – commentano Staccioli e Bartolomei – ma la mappa del rischio è ormai nota da anni. Fenomeni di questo tipo non possono essere considerati alla stregua di eventualità improvvise, ma vanno considerati come episodici e fronteggiati come tali”.

Per questo motivo i consiglieri chiedono oggi, per mezzo di una mozione che sarà presentata direttamente in Aula, “un’organizzazione diversa della macchina dei soccorsi, in grado di rendere i Comuni più a rischio autosufficienti per le prime operazioni necessarie a mettere in sicurezza e dare sollievo ai cittadini”.

“Auspichiamo inoltre – concludono Staccioli e Bartolomei – che i depositi e le basi operative della Protezione Civile vengano distribuiti sul territorio con la logica delle aree vaste”.

 

 

 

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