VIAREGGIO. Con riferimento all’intervista a Vincenzo Lardinelli pubblicata nelle pagine regionali del quotidiano “Il Tirreno” nella sua edizione odierna, il Presidente dell’Ente Parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, Fabrizio Manfredi, ritiene opportuno replicare per precisarne alcuni aspetti.

“La costa toscana non può certo essere considerata alla stregua di località come Orlando o Las Vegas: le differenze, di natura non solo ambientale, ma anche paesaggistica, storica e culturale, sono sotto gli occhi di tutti e non necessitano di ulteriori commenti. Basti dire che il tratto che comprende tutto il litorale dei comuni di Pisa e di Vecchiano, e buona parte di quello di Viareggio, ricade nel perimetro di una vasta area protetta regionale – non certo un “parco a tema” – la quale rimane a tutt’oggi una delle poche zone in Toscana che mantengono intatta la propria naturalità, dove ancora le dune costiere, un tempo presenti in gran parte della Versilia, continuano a svolgere un ruolo essenziale anche nella difesa della costa.

Il problema della cementificazione dei litorali italiani è un argomento serio e meritevole di considerazione al pari della crisi che colpisce oggi alcuni settori dell’economia italiana: non si può certo sminuire la questione affermando che sono i vincoli di natura urbanistica ad ostacolare il turismo.

Anche il luogo comune per cui sarebbero le aree protette ad avere l’ingrato ruolo di protagoniste nel frapporre divieti e obiezioni, dev’essere superato: nel recente passato è stato proprio l’Ente Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli a manifestare la volontà di promuovere un certo sviluppo orientato alla sostenibilità nelle Marine di Torre del Lago e di Levante; ciò è avvenuto grazie all’approvazione specifici piani di gestione che andavano in tale direzione ed hanno reso così possibile, nell’ambito di un complessivo progetto di riqualificazione, la creazione di tutti i presupposti sia per l’apertura di alcune attività commerciali, con destinazioni d’uso ben chiare, sia per il contenimento del degrado: quest’ultimo rimane oggi, in certe sue manifestazioni, un problema più generale di ordine pubblico, e non certo legato agli orari di negozi o di locali o alla presenza di un’area protetta.

Fortunatamente molti imprenditori sono ben consapevoli di operare in un contesto ambientale delicatissimo, di valenza europea, che l’Ente Parco non può certo esimersi dal tutelare. Nei mesi scorsi, non a caso, proprio il Parco ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la rete d’imprese “Marine del Parco”, associazione che riunisce stabilimenti balneari e altre attività commerciali nell’area della Marina di Levante a Viareggio; a tale accordo ha poi fatto seguito l’attivazione di iniziative didattiche e di turismo ambientale, con la promozione di momenti di formazione dedicati ai propri iscritti, in collaborazione con alcune associazioni ambientaliste.

Tale collaborazione è stato il primo concreto esempio di un cambiamento, da parte di alcune categorie di operatori e quindi di una parte del tessuto economico, nell’atteggiamento e nella percezione non solo del Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, ma anche del ruolo delle aree protette e dell’importanza di alcuni vincoli ambientali. Le risorse naturali e la presenza di un’area protetta possono infatti essere considerate come occasione per dare una specifica connotazione alle attività economiche e turistiche, legata alle peculiarità del territorio in cui si trovano: un modello innovativo che abbandona le logiche del campanilismo e si basa piuttosto sia su una maggiore consapevolezza della necessità di diversificazione dell’offerta turistica, sia sulla ricchezza del nostro patrimonio ambientale, che è anch’esso fonte di turismo e di economia”.

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ultimo aggiornamento: 03-07-2013


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