(foto Simone Pierotti)
(foto Simone Pierotti)

VERSILIA. Il Parco naturale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli si è confermato anche quest’anno ai primi posti della classifica delle località costiere più sostenibili d’Europa: nella lista aggiornata al 2013 e pubblicata dalla “Coastal & Marine Union” – EUCC, organizzazione indipendente che valuta gli aspetti di sostenibilità di destinazioni turistiche come coste e isole, il territorio compreso nell’area protetta regionale si classifica al quinto posto.

Ottenuto nel 2012 grazie alla collaborazione delle strutture dei sei comuni interessati – Pisa, San Giuliano Terme, Vecchiano, Massarosa, Viareggio e Livorno (l’Ente Parco è anche gestore dell’Area marina protetta delle Secche della Meloria) – il premio rappresenta un ulteriore elemento di riconoscimento delle politiche attuate al suo interno ed un’occasione di valorizzazione del territorio e di visibilità internazionale, oltre a confermare il percorso già iniziato negli scorsi anni con l’ottenimento del “Diploma europeo dei parchi” e l’inserimento del territorio tra le riserve della Biosfera del programma M.A.B. dell’Unesco.

La presenza del Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli tra le località più sostenibili d’Europa costituisce la prova del fatto che è possibile individuare un equilibrio ottimale tra le risorse naturali presenti e lo sviluppo delle attività umane, anche per finalità turistiche, mantenendo intatte le caratteristiche che rendono il nostro territorio un esempio unico in tutto il tratto settentrionale della costa toscana. La certificazione del Parco quale autentica eccellenza nel campo del turismo sostenibile, è inoltre una straordinaria opportunità per far conoscere le potenzialità del territorio e dei territori in essa inclusi – ed ovviamente le realtà economiche che, in modo ecocompatibile, operano al suo interno – a livello nazionale e internazionale.

Fortunatamente molti imprenditori sono già ben consapevoli di operare in un contesto ambientale delicatissimo, di valenza europea, che l’Ente Parco non può certo esimersi dal tutelare. Nei mesi scorsi, non a caso, proprio il Parco ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la rete d’imprese “Marine del Parco”, associazione che riunisce stabilimenti balneari e altre attività commerciali nell’area della Marina di Levante a Viareggio; a tale accordo ha poi fatto seguito l’attivazione di iniziative didattiche e di turismo ambientale, con la promozione di momenti di formazione dedicati ai propri iscritti, in collaborazione con alcune associazioni ambientaliste.

Tale collaborazione è stato il primo concreto esempio di un cambiamento, da parte di alcune categorie di operatori e quindi di una parte del tessuto economico, nell’atteggiamento e nella percezione non solo del Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, ma anche del ruolo delle aree protette e dell’importanza di alcuni vincoli ambientali. Le risorse naturali e la presenza di un’area protetta possono infatti essere considerate come occasione per dare una specifica connotazione alle attività economiche e turistiche, legata alle peculiarità del territorio in cui si trovano: un modello innovativo che si basa sia su una maggiore consapevolezza della necessità di diversificazione dell’offerta turistica, sia sulla ricchezza del nostro patrimonio ambientale, che è anch’esso fonte di turismo e di economia.

A conclusione del progetto COREM (“Cooperazione delle Reti Ecologiche nel Mediterraneo”) – le cui attività sono finanziate nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera “Marittimo” Italia-Francia 2007-2013, e che ha coinvolto 27 partner tra Liguria, Sardegna, Corsica e Toscana – l’Ente Parco ha realizzato alcune iniziative pubbliche, avviate nello scorso mese di marzo con un corso di formazione destinato proprio ai gestori degli stabilimenti balneari compresi nel territorio dell’area protetta regionale, che aveva l’obiettivo di far comprendere i concetti di sostenibilità ambientale e l’importanza dei servizi degli ecosistemi costieri e della loro conservazione. Sempre nel mese di marzo, l’Ente Parco ha organizzato un convegno per ricercatori e tecnici sulle conoscenze e le esperienze più significative nella gestione e conservazione delle coste sabbiose in Italia, pubblicando e ristampando due volumi sull’argomento.

In maggio, gli uffici del Parco hanno programmato un’attività di pulizia della spiaggia in San Rossore, che proseguirà mercoledì 17 e giovedì 18 luglio con un campo lavoro di 24 ore: complessivamente tali attività coinvolgono oltre 150 volontari e dipendenti dell’Ente Parco e della Geofor, azienda che svolge le attività di gestione dei rifiuti nell’area pisana.

Tutte le attività del Parco sopra citate sono tese a favorire la considerazione delle spiagge naturali dell’area protetta quali luoghi ideali nei quali insegnare l’ecologia, la conservazione e la sostenibilità ambientale anche mediante concrete esperienze “sul campo” e la presa di coscienza di fenomeni quali – a mero titolo esemplificativo – l’inquinamento marino, le specie invasive ed il calpestio delle dune.  Contribuire a promuovere, insieme all’Ente Parco, tale genere di cultura, significherà anche avere un ruolo attivo e diretto nella tutela del nostro territorio e nell’uso sostenibile delle sue risorse, e far sì che si possa apprezzare maggiormente la quiete che spiagge povere sì di insediamenti, ma assai più ricche sotto numerosi altri punti di vista, possono offrire in Toscana in aree protette come la nostra.

 

 

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