VIAREGGIO. Proseguirà la formula itineranti nei comuni delle Versilia e in lucchesia in occasione del decennale della scomparsa di Giorgio Gaber il ricordo del cantautore, ma alla Cittadella del Carnevale di Viareggio si sono concluse con le due serate magiche e sicuramente scoppiettanti, i dieci anni che hanno contraddistinto la formula del teatro Canzone, da cui diversi artisti poi hanno tratto ispirazione per allestire spettacoli proprie da portare in giro per l’Italia nel ricordo del signor G.

Ieri sera è stato davvero commovente, con un finale in cui è stato proposto un filmato che ha raccolto la sintesi dei dieci anni con le immagini degli artisti che hanno preso parte a questa rassegna unica nel suo genere. Addirittura i nipoti di Giorgio Gaber, Lorenzo Luporini, si è esibito nella canzone “Buttare lì qualcosa”, mentre Luca ha ricordato in sintesi chi era il nonno.

Semplicemente superlativo Paolo Rossi che ha interpretato “Qualcuno era comunista”, “Quello che perde i pezzi”, “Ho visto un re”, ma i brani sono stati accompagnati da siparietti che hanno trascinato il numeroso pubblico presente, nelle due serate ci sono stati oltre 10mila spettatori. Rossana Casale, ha annunciato di avere acquistato una casa a Viareggio, dopo 20 anni che ci veniva a trascorrere le vacanze. Uno dei collaboratori più stretti di Giorgio Gaber che è stato Giampiero Alloisio ha interpretato una delle canzoni simbolo del Signor G, “La Libertà”. Grande padrone di casa Rocco Papaleo  che si è superato nell’interpretazione di “Mi fa male il mondo”.

Apprezzate le esibizioni di Paolo Simoni, Lucia Vasini, Nicolò Fabi, Geppi Cucciari, Arisa. Finale migliore non poteva esserci con il grande Claudio Baglioni. “Sono stato al Festival nel 2004 – dice – e non potevo mancare al ciclo conclusivo. Gaber ha trasmesso a tutti noi qualcosa di magico”. Ha cantato “Non arrossire”, “Quando sarò capace di amare” e “Le strade di notte”, regalando al pubblico viareggino emozioni uniche. Commosse al termine dello spettacolo, la moglie Ombretta Colli e la Figlia Dalia Gaberscik, ideatrice e anima di questo evento, di Giorgio Gaber.

Adesso sono alo studio con l’amministrazione comunale di Viareggio nuove idee e formule per continuare con qualcosa di diverso nel ricordo del Signor G.

(foto di elena torre)

 

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