VIAREGGIO. In questi giorni le linee telefoniche della sala operativa della Guardia Costiera di Viareggio, anche attraverso il numero blu di emergenza in mare 1530, sono “intasate” da segnalazioni con le quali titolari di stabilimenti balneari, assistenti bagnanti e bagnanti stessi, denunciano allarmati acqua di mare sporca, torbida, con una colorazione giallastra in diverse zone del litorale.

Gli uomini della Guardia Costiera di Viareggio e Forte dei Marmi, impegnati nell’operazione “Mare Sicuro 2013”, hanno compiuto numerosi sopralluoghi per cercare di individuare l’origine del fenomeno e scongiurare il pericolo inquinamento.

Dai controlli è emersa, dalla Lecciona fino a Forte dei Marmi – ma il problema sembra in realtà riguardare l’intera costa Toscana – la presenza in acqua di chiazze di materiale in gran parte organico – principalmente alghe, arbusti, legname di piccola taglia e pollini, che, accorpandosi ed acquistando una certa densità, tendono a galleggiare in sospensione seguendo le correnti per poi frammentarsi e disperdersi in prossimità della riva: in presenza di tali materiali, le acque appaiono in effetti con una colorazione giallastra, torbide e poco cristalline, talvolta maleodoranti, facendo presagire forme di inquinamento a turisti e bagnanti desiderosi invece di un buon bagno ristoratore.

In stretta collaborazione con Arpat Sezione Pietrasanta, la Capitaneria di porto, ha voluto “vederci chiaro”, effettuando a scopo precauzionale alcuni campionamenti piu’ approfonditi negli specchi acquei risultati particolarmente sporchi, onde fornire una risposta certa ed esaustiva, anche sotto l’aspetto scientifico,  all’utenza, agli operatori portuali ed alla collettività.

I risultati di laboratorio hanno evidenziato che le chiazze colorate sono verosimilmente attribuibili ad una copiosa fioritura di alghe fitoplanctoniche, fenomeno abbastanza frequente di questi tempi.

In particolare, Arpat ha rilevato elevate concentrazioni dell’alga unicellulare “Prorocentrum micans”, della famiglia delle Dinoficee, che in questo periodo dell’anno tende a riprodursi nel nostro tratto di mare, soprattutto in prossimità della costa, anche grazie al progressivo innalzamento delle temperature, alla bassa salinità ed al mare calmo: l’alga, che puo’ raggiungere varie forme e dimensioni, è presente in tutti i mari Italiani è non tossica per l’uomo.

L’attenzione a questo fenomeno particolare è stata resa possibile, acquisendo nel dettaglio i risultati delle analisi risultate poi rassicuranti, grazie all’ormai consolidata collaborazione con tutti gli enti e soggetti interessati, sempre supportata scientificamnete da Arpat, come peraltro stabilito dalla Prefettura di Lucca in seno al tavolo permanente sul monitoraggio delle acque di balneazione e delle acque interne con sbocco in mare istituito nel giugno 2012.

Peraltro, facilitata da questa sinergia, continuerà l’attvità di vigilanza da parte della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera tesa ad individuare eventuali scarichi abusivi in mare, nonché sul comportamento tenuto dai tanti diportisti presenti con le loro imbarcazioni di fronte alle spiagge della versilia in queste belle giornate di sole.

In ogni caso, occorre ribadire che le analisi effettuate hanno scongiurato la presenza di idrocarburi od altre sostanze chimiche pericolose per la salubrità delle acque, per l’ambiente marino e per le persone.

Per ovviare a questa problematica ed a quella piu’ generale della sporcizia in mare, sono comunque già in corso contatti tra Autorità Marittima ed Amministrazioni civiche rivierasche al fine di rispristinare, come avveniva in passato, un servizio di pulizia delle acque costiere tramite apposite unità navali.

La Guardia Costiera ricorda il numero blu 1530, gratuito da telefono fisso o da cellulare, per segnalazioni in materia ambientale e per ogni emergenza in mare.

 

 

 

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