VIAREGGIO. C’è davvero qualcosa di misterico in questa città, qualcosa di inafferrabile che neppure le menti più argute potrebbero spiegare. Uno dei non pochi casi strani che capitano è il seguente. Dunque sul Viale Europa in Darsena e sulla Marina di Torre del Lago, circondate dal Parco di Migliarino San Rossore e dal mare, tutti i permessi per le dieci feste previste durante l’estate sono stati prima concessi dagli uffici comunali e dal Parco e poi revocati, prima dagli uffici comunali e a seguire dal Parco. Gli imprenditori che su quelle feste, concordate con le amministrazioni, avevano fatto degli investimenti si ritrovano nel disastro più completo”. Lo scrive il consigliere comunale Rossella Martina.

“Soldi spesi, feste annullate, le marine che in passato erano diventate i soli luoghi vivi di Viareggio inesorabilmente spinte verso il fallimento e la chiusura. Imprenditori che rischiano il lastrico, molti lavoratori già a casa, altri che ci andranno a breve. Silenzio tombale imposto in nome di non si sa bene chi e che cosa: gli abitanti di Darsena e Torre disturbati dal traffico prodotto sulle marine? gli uccellini del parco? gli speculatori che aspettano di aprire i cantieri una volta ‘eliminati’ i locali? Difficile a dirsi perché nessuno ce l’ha mai spiegato. Facile è invece domandarsi per quale ragione da una parte si usano tutti i cavilli per tacitare, e dall’altra, alla Cittadella del Carnevale, invece si fa quello che si vuole. Venerdì sera, ad esempio, dopo il caos del precedente spettacolo (quello, per intendersi dove i viareggini che vogliono dormire furono invitati a andare sul Matanna da Alessandro Santini, presidente della Fondazione Carnevale in quota Pdl,), ci sarà la serata di David Guetta, celeberrimo dj, ottimo intrattenitore, nulla da dire. Solo che il suo spettacolo comincia alle 23.30. E naturalmente non si sa a che ora finisce anche se la burocrazia dice che si chiuderanno le danze e le musiche alle due di notte. Ora noi ci domandiamo se un luogo come la Cittadella che possiamo a ragione considerare all’interno della città, sito in quartiere Marco Polo / Don Bosco, possa ammetter spettacoli di musica dove i decibel non si contano più, a partire dalle 23.30. Non è un po’ tanto in contraddizione con i divieti imposte sulle Marine? Che succederà venerdì sera prima per la musica a palla fino alle due e poi dalle due in poi per il traffico e l’esodo di massa? Come si concilia tutto ciò con il regime severissimo imposto dall’altra parte della città? Chi ci spiega il mistero?”.

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