VIAREGGIO. Nuovi imprenditori crescono, guardando però alla tradizione. Questo è il senso del nuovo bando “Giovani per l’impresa, tra vecchi e nuovi mestieri”, promosso dal Servizio lavoro e formazione professionale della Provincia di Lucca, in collaborazione con il Servizio politiche giovanili, sociali e sportive dell’amministrazione provinciale e realizzato grazie al contributo della  Fondazione Banca del Monte di Lucca e la Banca del Monte di Lucca.

Il bando è stato presentato questa mattina (giovedì 25 luglio) a Viareggio dal presidente della Provincia, Stefano Baccelli, dal direttore della succursale di Viareggio della Banca del Monte di Lucca, Riccardo Franchi, dal membro dell’Organo d’Indirizzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca, Claudio Grandi, e dagli assessori provinciali al Lavoro, Mario Regoli e alle Politiche giovanili, Federica Maineri.

Il concorso di idee si rivolge ai giovani tra i 18 e i 39 anni di età che intendono avviare imprese localizzate nelle tre aree della provincia di Lucca (Piana, Valle del Serchio e Versilia) sia nei settori tradizionali che in ambiti più innovativi.

Saranno selezionati, e quindi sostenuti finanziariamente, 10 progetti sia attraverso un contributo a fondo perduto concesso dalla Provincia di Lucca (3mila euro a progetto per le spese di avvio) attraverso le risorse del Fondo Sociale Europeo e i fondi del Progetto #occUpi, mentre la Fondazione Banca del Monte di Lucca costituirà un fondo di garanzia di 200mila euro per sostenere la richiesta di finanziamento bancario da parte dei giovani imprenditori fino ad un massimo di 20mila euro a progetto. Finanziamento che sarà poi erogato dalla Banca del Monte di Lucca.

Oltre agli incentivi economici, il progetto a favore dell’avvio delle imprese prevede anche un percorso di consulenza che intende trasferire ai partecipanti gli strumenti pratici e operativi per verificare la fattibilità dell’idea. In questo contesto sono previsti confronti con esperti del settore, la stesura del business plan dell’idea d’impresa e l’accompagnamento nei primi 6 mesi di attività (mentoring).

Finalità. Il bando ha come finalità primaria la riduzione del divario tra sviluppo e occupazione, tra incremento delle attività produttive e creazione di lavoro. Inoltre per questo progetto sono prioritarie la crescita del tessuto produttivo locale e regionale mediante la valorizzazione delle risorse umane, e mediante interventi di aiuto all’avvio di impresa o di lavoro autonomo su solide basi e con buone prospettive di consolidamento nei settori dell’artigianato tradizionale e vecchi mestieri e nei settori delle nuove tecnologie e dell’alta innovazione; la diffusione della cultura d’impresa e sostegno della crescita occupazionale del tessuto produttivo provinciale e lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali volte a valorizzare la memoria storica del territorio e recupero di competenze manuali rare e la creazione d’impresa e lavoro autonomo rivolta in particolare a sviluppare nuove opportunità professionali per i giovani interessati all’utilizzo di nuove tecnologie nel settore dell’agricoltura sociale e biologica.

Il bando vuole promuovere anche interventi che tengano conto delle parità di genere e delle pari opportunità e che incentivino lo sviluppo di una pluralità di servizi integrati comprendenti, assistenza e consulenza e in particolare la concessione agevolata delle risorse finanziarie all’avvio d’impresa al fine di rimuovere i principali elementi ostativi ai processi di natalità delle imprese.

A chi si rivolge. Possono partecipare coloro che vogliono avviare nuove imprese in uno dei due ambiti previsti: quello tradizionale e quello legato alle nuove tecnologie e all’alta innovazione.

Nel dettaglio, sono considerate ‘lavorazioni tradizionali’ le produzioni e le attività di servizio realizzate secondo tecniche e modalità che si siano consolidate e tramandate nei costumi e nelle consuetudini a livello locale, ma che tengano conto di tecniche innovative che ne compongono il naturale sviluppo. Rientrano in questo ambito le lavorazioni tradizionali, come le attività di restauro e di riparazione di oggetti d’uso comune e quella in cui sono riconoscibili elementi tipici di cultura locale e regionale e la produzione alimentare tradizionale: il processo produttivo, infatti, mantiene i contenuti e i caratteri di manualità e i processi di conservazione, stagionatura e invecchiamento avvengono con metodi naturali.

Rientrano invece nelle nuove tecnologie e l’alta innovazione la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi e ad alto valore tecnologico e di conoscenza nell’ambito del rinnovamento ambientale, della valorizzazione delle risorse naturali e territoriali, legati anche all’agricoltura – in particolare quella biologica e sociale – nonché i settori innovativi a basso impatto ambientale.

Requisiti di ammissione. I requisiti per accedere a questo bando, oltre a quello anagrafico che prevede un’età compresa tra i 18 e i 39 anni – sono l’essere inattivi, inoccupati, disoccupati, essere in mobilità, o immigrati iscritti nelle liste anagrafiche dei Centri per l’impiego della Provincia. E’, inoltre, necessario voler avviare un’attività imprenditoriale o di lavoro autonomo nel territorio provinciale; essere in possesso della cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione europea o, ancora, essere in possesso di regolare permesso di soggiorno in corso di validità. Essere domiciliati nella provincia di Lucca; non aver riportato condanne o essere sottoposto a procedimenti penali ed essere in possesso di tutti i diritti civili.

La domanda potrà essere presentata entro il 16 settembre, secondo le modalità illustrate nel bando, che si può reperire sul sito della Provincia www.luccalavoro.it.

 

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