VIAREGGIO. Ogni volta che esiste un problema grave, e lo abbiamo già visto – ad esempio – con alcune recenti modifiche al regolamento della tassa di soggiorno (che sono state adottate “in silenzio” e senza interpellare le categorie economiche della città), notiamo la tendenza degli amministratori pubblici a confinare le discussioni dentro il “palazzo”, e a convocare così tanti “tavoli” inutili che, messi uno accanto all’altro, si farebbe il giro della terra, “uscendo” poi con proclami ogni anno sempre uguali, tragicamente sempre gli stessi. Fin tanto che leggi vetuste e polverose dicono una certa cosa, non ci si deve scandalizzare se poi, chi ha la responsabilità di verificarne il rispetto, fa, essendone lui stesso obbligato, il proprio lavoro”. Lo scrive Ascom Viareggio.

“Chi, in primo luogo, scrive le regole, non può dunque sottrarsi ad un serio e costruttivo confronto con tutti gli operatori che da quelle norme sono in qualche modo governati: per questo ASCOM VIAREGGIO, nel rinnovare la propria disponibilità a partecipare a lavori che finalmente risolvano i problemi delle marine, ribadisce anzitutto che gli imprenditori esigono il rispetto della politica, la quale non deve perdersi nei classici “balletti” dei rimpalli delle competenze, né nascondersi dietro il facile paravento della presunta “supremazia dei dirigenti pubblici”; confermiamo la nostra disponibilità ad un contributo economico al Comune, affinché si doti di un fonometro professionale il cui utilizzo deve tutelare – in primo luogo – le stesse attività delle marine, e in generale tutta la nostra Città; non siamo più disponibili a soluzioni provvisorie e rabberciate, che privano le aziende del commercio e del turismo, già duramente provate dalla crisi, di un briciolo di serenità”.

“La nostra Viareggio, opportunamente governata, ha tutte le potenzialità per soddisfare diverse esigenze turistiche, a patto però di non perdere d’occhio il bene comune per la propria tranquillità: visto il precario equilibrio in cui ci troviamo, questo è il tempo di invertire la rotta, uscire dalle vecchie liturgie della politica, fare scelte coraggiose per le nostre imprese, tutto il loro indotto, la nostra Città . Questo chiediamo, anche a nome del Distretto Turistico Città Balneare di Viareggio, Commercio Nautica e Servizi, a tutti i livelli della pubblica amministrazione che sono coinvolti – a vario titolo – nella questione rumori, divertimento e turismo in Città”.

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ultimo aggiornamento: 03-08-2013


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