LUCCA. Lo zio avrebbe abusato sessualmente di due sorelline che abitano nella Piana di Lucca: con la madre le avrebbero maltrattate, utilizzando anche una pistola ad aria compressa. Al termine di una delicata e serrata indagine durata più di un mese la polizia di Lucca ha così eseguito due misure cautelari coercitive del divieto di avvicinamento, disposte dal Gip su richiesta della Procura nei confronti della mamma e dello zio delle due bambine, in vacanza in Versilia.

A chiedere l’intervento della squadra mobile era stato il padre delle piccole che, dopo la separazione dalla moglie, aveva segnalato possibili abusi a carico delle figlie. L’ uomo era stato indirizzato innanzitutto al pronto soccorso, dove dai medici era stata attivata la particolare procedura per la gestione di abusi su minori prevista dal «codice rosa»: le indagini quindi, supportate da accertamenti sanitari e colloqui protetti, hanno permesso di accertare il sospetto che le minori erano state oggetto di ripetuti abusi sessuali da parte di un parente senza che la madre, consapevole, lo impedisse.

Le indagini hanno anche dimostrato reiterati episodi di maltrattamenti cui i due avrebbero sottoposto le bambine e, nel corso di una perquisizione, gli agenti hanno trovato una pistola ad aria compressa che secondo i racconti protetti delle bimbe veniva utilizzata per sparare loro addosso dei pallini.

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ultimo aggiornamento: 09-08-2013


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