MARINA DI PIETRASANTA. “Penso che il commento del giudice Esposito alla sentenza Mediaset sia stato un grave errore. Se io avessi fatto un errore del genere, mi sarei dimesso”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuliano Pisapia al Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta. “Ho sempre pensato e ritenuto – ha spiegato Pisapia – che le sentenze si possono commentare: è una cosa che ho sempre detto, così come è giusto che i cittadini commentino le leggi. Poi però le sentenze si devono applicare e rispettare. Gli unici che non possono commentare le sentenze sono i giudici, mi sembra una cosa scontata, perché il giudice parla già per mezzo della sentenza. Quello di Esposito è stato un grave errore , che però non mette in discussione la sentenza. Fossi in lui mi sarei dimesso”.
 Il sindaco di Milano, incalzato dalle domande di Luca Telese, ha parlato anche di economia e di Imu. ” Sospendiamo le sospensioni, finiamola con le indecisioni. Questo è un governo che nessun cittadino ha votato. Per cui si mettamo d’accordo e prendano le scelte che spettano ad un governo.  Poi saranno i cittadini a scegliere se la scelta è giusta o sbagliata.

In 20 mesi – ha aggiunto il primo cittadino milanese – sono stati presi 22 provvedimenti che hanno inciso in modo negativo sulla fiscalità degli enti locali. L’impegno che l’Anci ha chiesto al Governo è di avere un provvedimento, senza ulteriori rinvii. I Comuni devono Chiudere i bilanci il 30 settembre. E il Governo ha assicurato che deciderà il 31 agosto. Andrebbe bene se arrivasse una legge. E invece ci sara un decreto legge, e non ho mai visto un decreto che venga approvato con lo stesso identico testo, senza modifiche da Camere e Senato. Quindi continueremo con questa inspoportabile incertezza”.
 Sull’Imu – concetti condivisi anche dal sindaco di Pietrasanta Domenica Lombardi, intervistato da Telese assieme a Pisapia – il sindaco di Milano ha aggiunto: ” I bilanci dei Comuni prevedono determinati introiti sulla base della legge tuttora vigente, che prevedeva l’Imu anche sulla prima casa. Se il Governo decide di abolirla, deve avere la responsabilità di preoccuparsi che ai Comuni arrivino quelle stesse somme che erano previste. Altrimenti è una ruberia.  
L’Imu – ha aggiunto Pisapia – è nata come imposta municipale, quindi era nata perché i sindaci e i consigli comunali decidessero come modularla. Oggi succede che il Governo scippa i soldi che il Comune preleva e se li spende per altre finalità. Se l’Imu deve esserci, gli introiti devono andare ai comuni, e i sindaci devono avere la possibilità di calibrarla conoscendo il territorio”.
foto Marco Pomella
foto Marco Pomella
 Il discorso è andato di nuovo su Silvio Berlusconi: “Sarà il presidente della Repubblica, in piena autonomia, a decidere. Ma non credo ci siano i presupposti perché a Berlusconi sia concessa la grazia.
La grazia è nei poteri del presidente e la scelta è del tutto autonoma.  Detto questo, non possiamo dimenticare che su una condanna di 4 anni, c’è già condono di 3 anni. Le finalità della grazia – ha ricordato Pipia – sono di essere uno strumento per eliminare situazioni di ingiustizia o per riequilibrare una pena ritenuta eccessiva. E per Berlusconi mi sembra che non ci siano questi presupposti. Potrebbe, come sta facendo Grillo, continuare a fare il leader politica”.
 
 Poi il sindaco di Milano è tornato a parlare del governo. “Il limite di questo  governo è che da un lato c’è chi impone diktat, e dal altra chi non è in grado di prendere decisoni. Non posso sopportare che ci siano ex presidenti del consiglio che danno diktat. Quando ho sentito Berslusconi affermare che se non viene abolita l’Imu salta il governo, non ho potuto non pensare che due giorni prima i suoi ministri avevano preso un preciso impegno con i rappresentati di tutti i Comuni di Italia per arrivare ad una soluzione condivisa su imu e finanze pubbliche. Questo atteggiamento lo trovo insopportabile dal punto di vista politico”.
(Visitato 68 volte, 1 visite oggi)

Il Friendly Versilia boicotta la festa Arcobaleno d’Estate della Regione

Rimane in mano del sindaco Betti la Fondazione Carnevale? Nicoletti e Lami restano in pole position