VIAREGGIO. Con riferimento alle recenti dichiarazioni, sollevate da alcune frange di imprenditori locali e relative all’ipotesi di riperimetrare il Parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli escludendo la Marina di Torre del Lago dall’area protetta tiene a  ribadire alcuni concetti già emersi recentemente nel corso del dibattito pubblico relativo alle attività svolte dai locali.

“Come da impegni assunti nelle settimane scorse – scrive il Parco –  l’Ente Parco sta lavorando assiduamente per affrontare e indirizzare correttamente, nelle opportune sedi istituzionali, alcuni dei problemi comuni relativi alla Marina di Torre del Lago e di Levante: in particolare, il tavolo di lavoro voluto dal Presidente Manfredi, che per la prima volta negli ultimi anni è riuscito a riunire tutte le amministrazioni coinvolte, dandosi scadenze e obiettivi ben precisi, ha la volontà di individuare le condizioni affinché la fruibilità delle Marine sia resa compatibile con il contesto ambientale. Nel corso degli incontri, sarà valutata anche la possibilità di apportare alcune modifiche alle regole vigenti, siano esse emanate dall’Ente Parco o dal Comune di Viareggio, che da tale contesto scaturiscono”.

“L’ambiente che circonda il viale Europa sulla Marina di Torre del Lago, non deve però essere tutelato perché esiste il Parco, ma è l’area protetta ad essere stata istituita per salvaguardare un’area assai delicata dal punto di vista ambientale, nella quale sono presenti habitat e specie di interesse conservazionistico protetti dalle direttive comunitarie. Da tale situazione non è possibile prescindere e non si può dunque pensare di esorcizzare la questione mettendo in discussione l’esistenza del Parco, che è invece stato un volano di sviluppo sostenibile nella zona dando anche negli ultimi anni la possibilità agli operatori economici di effettuare i propri investimenti nella piena consapevolezza dei “vincoli” esistenti, e che inevitabilmente sussisterebbero in qualsiasi luogo – che si tratti di Parco o no, poco importa – dove sono presenti specie di flora e fauna di interesse europeo. Ciò non significa tuttavia che alcune attività straordinarie, se svolte con le opportune cautele del caso, non possano comunque essere svolte: sono queste, infatti, le conclusioni dello studio che l’anno scorso venne commissionato dalla Regione Toscana e che sono anche alla base dell’apertura fatta dal Presidente Manfredi agli operatori della Marina di Torre del Lago”.

“Il quadro generale, che ha dunque riflessi che esulano dalle strette competenze dell’Ente Parco, è dunque ben più ampio e complesso di quanto gli evocatori di un “referendum” per far uscire la Marina di Torre del Lago dal Parco dimostrano di conoscere ed ha anche un’unica vera soluzione, ovvero la concertazioni tra le istituzioni coinvolte: Regione, Parco e Comune. È questo l’unico modo serio per gestire il problema, mentre qualsiasi altra proposta è solo una scorciatoia avventuristica. Inoltre, qualsiasi fuga in avanti relativa alla messa in discussione dell’esistenza del Parco, alla revisione dei suoi confini o iniziative simili non solo non contribuirebbe minimamente ad analizzare il problema, ma sarebbe addirittura controproducente e costituirebbe un elemento turbativo fine a se stesso, privo di qualsiasi reale prospettiva”.

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ultimo aggiornamento: 12-08-2013


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