VIAREGGIO. Consueto appuntamento de lunedì con A Spasso con Galatea, la rubrica dedicata all’arte, alla cultura, alla storia e alle tradizioni della nostra Versilia, realizzata grazie a Stefania e Tessa del blog Galatea Versilia. In questa puntata ci parlano del ‘papà’ di Burlamacco, Uberto Bonetti.

 

Uberto Bonetti un futurista a Viareggio

Uberto Bonetti nasce a Viareggio nel 1909 e compie studi in ambito artistico a Lucca. Già alla fine degli anni Venti, giovanissimo artista ancora sconosciuto, si reca abitualmente a Forte dei Marmi a piedi o in bicicletta. Il suo scopo è quello di cercare un pubblico danaroso al quale proporre le sue creazioni: ben presto tra signori e intellettuali le sue caricature andranno a ruba fino a diventare un must assoluto delle vacanze estive.

(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

Gli amici viareggini probabilmente conosceranno Bonetti per la creazione di Burlamacco negli anni Trenta, fatto che darà fama al giovane artista anche oltre i confini nazionali. La sua infatti diverrà la maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio. Proprio a Bonetti il Carnevale ha dedicato un carro, qualche anno fa: era il 2009 e il carro in concorso fu creato dagli eredi, i fratelli Bonetti.

E’ stato molto di più che illustratore e caricaturista: grafico, pubblicista, scenografo, architetto ma soprattutto il pittore che ha contribuito alla diffusione del Futurismo nella zona. Una curiosa combinazione? Bonetti nasce il 31 gennaio 1909 qualche giorno prima dell’uscita del primo Manifesto Futurista (20 febbraio 1909 su Le Figaro di Parigi firmato da Filippo Tommaso Marinetti). I due si conoscono a Viareggio nel 1930 in occasione di una serata mondana al Kursaal, seguono poi incontri sporadici negli anni successivi e insieme organizzeranno una mostra d’Arte Futurista a Lucca nel 1934.

Il rapporto di amicizia è sancito da una caricatura di fronte alla quale Marinetti esclama “Brutto così? Forse si!…”. Anche a Pirandello o “Pipì-Randello” viene dedicata una caricatura e per lui Bonetti creerà le scene ed i costumi per “Sei personaggi in cerca d’autore” e “Riccardo III”.

La frequentazione con Italo Balbo, eroico aviatore di trasvolate atlantiche e giovane ministro, è fondamentale per la sua attività di pittore: gli viene commissionato un ciclo di vedute aeree della Versilia e delle più importanti città italiane, le cosiddette “Aeroviste d’Italia“. Non dimentichiamo che quelli sono gli anni in cui la gente segue con passione i primi voli e gli aviatori sono dei veri e propri eroi. Inoltre all’epoca piccoli idrovolanti effettuavano voli turistici da Massaciuccoli e, come autobus, facevano soste su richiesta sulle spiagge di Viareggio, Forte dei Marmi, Marina di Massa…per cui non era infrequente assistere al loro ammaraggio di fronte ai bagni e sui pontili.

Bonetti ama volare, si reca di frequente al campo di volo dove gli amici lo portano a fare brevi voli durante i quali fissa sulla carta

Archivio Fondazione Carnevale Viareggio
Archivio Fondazione Carnevale Viareggio

impressioni e suggestioni che poi svilupperà nelle opere finite, nelle quali lo stesso spettatore prova l’ebbrezza del volo.

Negli anni in cui frequenta Forte dei Marmi e la Capannina conosce anche Malaparte e tra i due si instaura un rapporto di lavoro stretto: la villa di Capri dello scrittore pare sia stata realizzata sotto la supervisione di Uberto Bonetti, il quale si sarebbe dedicato anche alla creazione di mobili e suppellettili seguendo le indicazioni di Malaparte. Il rapporto non si conclude in maniera idilliaca, infatti dai carteggi tra i due degli anni Trenta emerge un Malaparte sfuggente e un Bonetti che si affanna, invano, a riscuotere quanto dovuto.

Concludo riportando il contenuto di una lettera del 1939 proveniente dall’Archivio Fondazione Curzio Malaparte di Firenze. “Egregio Signore, dall’estate 1938 per l’esecuzione di disegni architettonici riguardanti la costruzione di una villa a Capri, sono in credito verso di Voi della somma di L. 250. Già scrissi a suo tempo essendoVi assentato improvvisamente dal Forte, senza ricevere risposta”.

A presto Tessa Nardini, Galatea Versilia

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