FORTE DEI MARMI. Trecento quarantaquattro osservazioni, delle quali 204 respinte, 34 accolte e 106 parzialmente accolte, sono le cifre del consiglio comunale che lunedì sera ha approvato la variante al Regolamento urbanistico, dopo la lunga esamina delle osservazioni.
In pratica, se da una parte il nuovo regolamento intende incentivare la riqualificazione alberghiera, grazie ad una serie di concessioni volte a migliorare la ricettività, salvaguardandone la tipologia, dall’altra ha un occhio di riguardo anche per il decoro, consentendo la sistemazione di due strutture dismesse: Il Blume e il Nettuno e il ritorno al loro status di abitazione monofamiliare di Villa dei Fiori e di un immobile sul viale Italico. Per il Blume e il Nettuno le proprietà dovranno cedere un’intera unità immobiliare, pari al 25% della superficie complessiva.
In cambio potranno essere realizzati quattro alloggi di pregio al Nettuno e tre al Blume. “Il nostro obiettivo prioritario, oltre a risistemare queste strutture in degrado, chiuse da tanti anni – spiega il vice sindaco Michele Molino – era quello di valorizzare le strutture esistenti, verso le quali abbiamo indirizzato i nostri sforzi e crediamo di aver ottenuto importanti risultati. L’altro obiettivo estremamente importante, al pari della riqualificazione alberghiera è la difesa del territorio dall’eccesiva cementificazione. A questo proposito, abbiamo rivisto i parametri delle ristrutturazione e degli ampliamenti, che adesso non consentiranno più sproporzioni fra l’edificato e il terreno circostante. Una casa di piccole dimensioni non verrà sostituita da volumi eccessivi rispetto al lotto di terreno dove insiste. Infine, il nuovo regolamento conferma lo stop ai cambi di destinazione nel centro storico rimandando al piano delle funzioni, che è in corso di elaborazione”.
Grandissima soddisfazione per la conclusione dell’iter del regolamento è stata espressa dal presidente dell’associazione albergatori Paolo Corchia. “Avremo bisogno dello snellimento burocratico e di una considerazione sugli oneri urbanistici – ha detto Corchia- La nuova variante significherà maggior lavoro per tutti e mi auguro che sia di buon auspicio per la ripresa economica in termini di occupazione su tutto il territorio cittadino”.
