A scuola di…. Protezione Civile

STAZZEMA. Inaugurato a Pontestazzemese il Campo Scuola di Protezione Civile allestito con il patrocinio del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, di Anpas e dell’assessorato alla Protezione Civile del Comune di Stazzema. I ragazzi nel corso di una settimana saranno seguiti da alcuni istruttori che mostreranno loro la vita all’interno di un campo di protezione civile e nel corso della settimana fino a sabato 24 agosto visiteranno le sedi dei Vigili del Fuoco, del 118, della Guardia Costiera e di tutti i segmenti che compongono il complesso sistema della protezione civile. A Pontestazzemese la disastrosa alluvione del 1996 fu l’occasione per la nascita della locale Pubblica Assistenza che ospita oggi i ragazzi e che oggi raccoglie oltre 2000 soci in un Comune che conta circa 3.500 abitanti. Lo scopo della settimana di Campo scuola è quello di iniziare una ventina di ragazzi con una età che varia dai 6 a 12 anni alla cultura del volontariato e della Protezione Civile.

“Abbiamo allestito”, commenta l’assessore alla Protezione Civile Egidio Pelagatti, “un piccolo campo scuola per iniziare a parlare ai ragazzi fin da giovanissimi di cos’è la Protezione Civile che oggi è un sistema partecipato che nasce proprio dalle esperienze maturate nel periodo dell’alluvione in Versilia, dove più volte, il Capo del Dipartimento Nazionale Franco Gabrielli, ha detto che è nata la concezione moderna di protezione Civile. Oggi esiste una cultura della Protezione Civile che ha nel volontariato e nel sistema di Pubbliche Assistenze un suo ramo importante che dialoga poi con tutte le istituzioni e con i cittadini allo scopo di dare soccorso alle popolazioni colpite. Oggi i ragazzi che partono anche da Stazzema per tutti i luoghi del mondo sono volontari o personale dipendente che ha un’alta e precisa formazione e che all’interno del contesto dell’emergenza sanno con umanità, che resta la base di tutto, svolgere un compito preciso che viene loro assegnato. In questa settimana con i ragazzi vogliamo insegnare loro alcune cose basilari perché un giorno possano essere cittadini consapevoli che hanno a cuore il loro territorio e siano mossi da sentimenti di solidarietà e di voglia di aiutare gli altri che sono alla base del sistema di Protezione Civile. Sarà un modo giocoso per parlare di temi importanti, divertendosi”

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