MASSAROSA. “Ci spiace doverci ripetere ma l’insistenza di Coluccini nella sua opposizione cavillosa e distruttiva e nella sua tendenza a falsificare e mistificare richiede nuove precisazioni”. Lo scrive l’amministrazione Mungai in replica all’intervento dell’associazione Civica Massarosa.

“Non esiste alcun buco di 10 milioni nè di 10 euro. La delibera adottata il 1° di agosto dal Consiglio Comunale – scrive l’amministrazione comunale – è corredata di pareri legali e perizie. Sermas non è una “bad company” che si è indebitata avventatamente perché l’investimento sul fotovoltaico era garantito dalle entrate del Conto Energia, ben 1,2 milioni di euro all’anno ed in ogni caso con la cessione degli impianti i debiti verso Toscana Energia sono stati estinti. Da questa operazione al Comune di Massarosa sono rimasti circa 2 milioni di euro di utili in investimenti (impianti sulla piscina, rinnovo degli impianti termici degli edifici comunali). Ne sarebbero rimasti molti di più se una norma, ribadiamo del Governo Monti, non avesse proibito ai Comuni con meno di 30.000 abitanti di detenere società di questo tipo e quindi non ci avesse costretto a vendere anzitempo gli impianti”.

“Con la delibera votata dal Consiglio Comunale gli impianti fotovoltaici rimangono in mano pubblica e sul nostro territorio vi sono impianti che producono energia rinnovabile in misura pari al 10% della popolazione. Quelle che Coluccini chiama “chiare leggi” del 2007-2010 è in realtà un quadro normativo confuso che secondo noi poteva consentire di realizzare gli impianti fotovoltaici e non soltanto secondo noi visto che l’operazione era stata impostata in questi termini dalla precedente amministrazione di cui la forza politica rappresentata da Coluccini era parte. Ricordiamo infine che all’epoca vi fu già un esposto dell’opposizione all’Autorità Garante della Concorrenza e il Comune ebbe ragione su tutta la linea”.

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ultimo aggiornamento: 20-08-2013


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