CAMAIORE. Nei momenti delle tragedie come la morte di Sara Pellegrinetti, la giovane diciottenne di Camaiore avvenuta a causa di una grave malattia, emerge la sensibilità dei giovani, che attraverso non solo con le parole, ma anche con i fatti e gesti quotidiani,  dimostrano quanto siano uniti gli uni agli altri. Nei momenti di tragedie come queste,  si stringono intorno tutti insieme facendosi forza  stando vicini anche ai familiari, che attraverso questi gesti trovano la forza poi di guardare avanti e dare un senso alla loro vita, specialmente quando perdono un figlio giovane, come è avvenuto nel caso di Sara, ma come è avvenuto purtroppo per tanti altri genitori.

Nel tempo i ricordi vengono mantenuti vivi con l’organizzazione di tornei di calcio, di iniziative varie, che servono per alleviare il dolore e nello stesso tempo per dimostrare che certi rapporti e sentimenti non erano solo formali, ma reali.  I giovani in questo danno davvero un esempio ai più grandi, di come sono vicini a chi soffre. Troppe volte vengono dati giudizi troppo superficiali sui giovani,  bisognerebbe invece tenere conto di quello che fanno di positivo. Ci sono ovviamente, anche i giovani che sbagliano, ma non bisogna per questo generalizzare, ma giudicare solo per i loro comportamenti e nella maggioranza dei casi, ribadiamo sono positivi.

Ecco perché va un plauso a coloro che sono protagonisti di gesti importanti per alleviare il dolore di chi soffre per la perdita di un loro caro.

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ultimo aggiornamento: 21-08-2013


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